Mentre il governo italiano veniva preso a pesci in faccia al G20 sulla questione dei sedicenti “profughi” e successivamente dall’eurogruppo
sulla flessibilità di bilancio come e peggio di un qualsiasi esecutivo fantoccio dei tempi del nazismo,
emergevano dati disastrosi sulla tenuta sociale del nostro paese.
- 250.000 italiani sono emigrati all’estero:
cifre che non si vedevano dalla fine della Seconda Guerra Mondiale
- 85.000 sedicenti “profughi” sbarcati da inizio anno, ad ingrossare l’orda giunta dal 2014 in poi, il cui mantenimento
è totalmente a carico delle tasche degli italiani nonostante di questi, meno del 20% abbia diritto allo status
di rifugiato..
E tutto il resto sia solo una masnada di clandestini che dovrebbe essere rispedita da dove sono venuti o,
meglio ancora, respinti prima ancora di mettere piede sul suolo italiano.
- 700.000 casalinghe vivono in stato di povertà assoluta.
- Su 7.338.000 casalinghe, il 43% dichiara che la famiglia in cui vivono, è affetta da ristrettezze e difficoltà economiche.
Dati da far tremare i polsi, soprattutto quando si sa che l’orda barbarica che ogni giorno invade le nostre coste
con la connivenza dei trafficanti di carne umana chiamate ONG, ci costa 5.000.000.000 di euro l’anno.
Cifra che è stata ratificata
dal governo Gentiloni, come rivelato in questi giorni.
Una decisione folle, fatta ai danni del popolo italiano, compiuta in cambio di briciole
di flessibilità sui conti pubblici, spese oltretutto per interventi clientelari fatti con l’unico fine di conservare il potere.
Flessibilità che altre nazioni, come la Francia ad esempio, si sono sempre prese senza chiedere permesso a nessuno.
Cinque miliardi di euro che, al posto di essere usati per ingrassare tutto il sottobosco che ruota attorno al
business dei sedicenti “profughi” potrebbe essere usato per alleviare le sofferenze degli italiani e rilanciare l’economia nazionale.
In che modo?
Ecco un paio di esempi molto pratici:
1) 5.000.000.000 / 700.000= 7.142,85 € all’anno che potrebbero essere dati alle casalinghe in stato di povertà assoluta,
pari a circa 600€ al mese.
Vi paiono pochi?
Sappiate solo che potrebbero fare la differenza tra avere o meno tre pasti sicuri al giorno.
2) 5.000.000.000 / 497.000 (n° di bambini nati in italia nel 2016)= 10.060 € all’anno per bambino nato, pari a 838,36 € al mese.
E nel conto calcoliamo pure i nati stranieri..
Soldi che i cittadini utilizzerebbero per i propri bisogni primari e non, compiendo acquisti e quindi rimettendo in modo l’economia nazionale.
Si tratterebbe di una politica sacrosanta a tutela e sviluppo dei cittadini e del popolo italiano.
Un concetto troppo difficile da capire per una classe politica che si pavoneggia nell’essere ospite
dei salotti della finanza mondialista che sta perpetrando la più grossa opera di distruzione del tessuto
sociale nazionale e non solo, per i propri miseri, spregevoli interessi di parte.
Ci limitiamo a ricordare a lor signori che la corda può essere tesa fino ad un certo punto, oltre
il quale si spezza ed i due tronconi non si sa dove potrebbero andare a sbattere.
La storia ci ha dato fulgidi esempi al riguardo, forse sarebbe il caso che questi
politicanti da quattro soldi andassero a ristudiarsela, prima di sorprendersi del perché il popolo
che non poteva permettersi il pane, anziché comprare le brioches, andò a bussare a casa loro.
Fonti
https://scenarieconomici.it/coi-soldi-per-i-migranti-potremmo-dare-10-mila-euro-ad-ogni-bambino-nato-in-itali-minniti-e-gentiloni-abbiate-un-po-di-pudore-e-tacete/
http://www.affaritaliani.it/sport/milan-news/casalinghe-italiane-scomparse-strage-di-casalinghe-e-le-sopravvissute-489422.html?refresh_ce
https://www.avvenire.it/economia/pagine/la-scomparsa-delle-casalinghe
http://www.secoloditalia.it/2017/07/la-frase-della-bonino-censurata-dai-tg-gli-sbarchi-in-italia-li-abbiamo-chiesti-noi-video/
Cortesia di: Luca Campolongo