da Strasburgo
Il 15 giugno scorso sono stati approvati a Strasburgo, durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo,
i rapporti di iniziativa parlamentare sulle piattaforme online e il mercato unico digitale e sulla economia collaborativa.
Questi sono temi di grandissima importanza, considerando il loro crescente impatto sulla vita dei cittadini, come lavoratori e
come consumatori, e sull’economia europea.
Ho avuto occasione di trattare questi temi non sono nella Commissione sul mercato interno, ma anche in qualità
di relatore ombra per il parere espresso dalla commissione giuridica.
Nella discussione ho voluto sottolineare in particolare due temi che ritengo fondamentali:
Per quanto riguarda il primo tema, è necessario, anche in questo settore, garantire pienamente
la difesa dei diritti e delle condizioni materiali dei lavoratori.
Anzitutto va assicurato il diritto a portare avanti azioni collettive, incluse naturalmente azioni di sciopero,
per tutti i lavoratori nella economia collaborativa, non solo quelli che sono classificati come lavoratori dipendenti.
Allo stesso tempo, deve essere garantita protezione adeguata contro atteggiamenti ingiusti e discriminatori e
la portabilità del ‘rating’ (per evitare la eccessiva dipendenza dei lavoratori da una singola piattaforma).
Va inoltre rafforzata e allargata la copertura dei sistemi di sicurezza sociale, soprattutto per
quanto riguarda i rapporti di lavoro non-standard, in progressivo aumento.
L’azione della Commissione Europea è stata finora del tutto insufficiente ad affrontare efficacemente queste sfide,
per le quali il Parlamento ha richiesto un nuovo impegno.
Per quanto riguarda la tassazione, si deve rafforzare l’azione dell’Unione Europea
contro evasione ed elusione fiscale anche nel settore digitale, per assicurare che le multinazionali paghino
le tasse in maniera corretta nei paesi dove ottengono i loro profitti, superando in tal modo anche la
attuale inaccettabile situazione di concorrenza sleale verso le imprese che si comportano in maniera responsabile.
In questo senso, l’introduzione della CCCTB (base imponibile comune consolidata per la tassazione delle imprese) e della rendicontazione
paese per paese rappresenterebbe un passo avanti fondamentale nella lotta contro i meccanismi di elusione messi
in campo dalle multinazionali in Europa.
L’approvazione di questi dossier è però al momento vergognosamente bloccata,
nonostante il supporto del Parlamento, a causa della opposizione di diversi governi europei.
È necessario un salto di qualità nella azione dell’Unione Europea nel campo della economia digitale,
per garantire la efficace tutela dei diritti dei cittadini, come consumatori e come lavoratori,
e per assicurare che le multinazionali paghino la loro giusta quota di tasse.
la protezione dei lavoratori nella cosiddetta ‘economia collaborativa’ e la lotta contro evasione ed elusione fiscale nel settore digitale.
( Sergio Cofferati )