Si fa difficile in Francia la posizione del ministro della Giustizia, il centrista Francois Bayrou:
su questo sono ormai concordi tutti i principali giornali francesi, con i conservatore "Le Figaro" che addirittura
avanza l'ipotesi di imminenti dimissioni. La tempesta nasce dallo scandalo degli impieghi fittizi al Parlamento europeo.
Una quarantina di deputati francesi a Strasburgo sono accusati di aver assunto propri assistenti parlamentari che, pur stipendiati dall'Ue,
in realta' hanno svolto esclusivamente lavoro di partito nelle rispettive circoscrizioni elettorali in Francia.
Partita dalle denunce contro la leader del Front national, Marine Le Pen, l'inchiesta ha finito per coinvolgere una decina di
eurodeputati del Movimento democratico (MoDem) di cui Bayrou e' presidente.
Il loro coinvolgimento in questo scandalo e' tanto piu' disgustoso se si considera che fra loro c'e' anche
la nuova ministra francese degli Affari europei, Marielle de Sarnez;
a cio' si aggiunge poi che Bayrou, in quanto ministro Guardasigilli, e' incaricato da Macron
proprio di mettere a punto, pensate, una... riforma moralizzatrice della politica in Francia.
Ad aggravare una situazione gia' di per se' assai delicata sono arrivate le rivelazioni secondo cui Bayrou sarebbe
intervenuto sulla direzione dell'emittente statale "Radio France" nel tentativo di far insabbiare
un'inchiesta giornalistica sullo scandalo degli impieghi fittizi in cui sono coinvolti appunto gli
eurodeputati MoDem:
con il risultato di provocare una dura presa di posizione del primo ministro Edouard Philippe, che ha cercato di riportarlo all'ordine.
Ma inutilmente:
il MoDem ha dato un sostanziale aiuto all'elezione del nuovo presidente Emmanuel Macron,
puntando in campagna elettorale sulla moralizzazione della vita pubblica francese in chiara contrapposizione
con la Le Pen e soprattutto contro il candidato del centro-destra Francois Fillon, a sua volta azzoppato
da uno scandalo di impieghi fittizi, il cosiddetto "Penelope-gate, a favore di moglie e figli;
e dal lungo confronto elettorale Bayrou e' emerso come il vero "numero 2" dell'esecutivo Macron,
svincolato persino dall'autorita' del primo ministro Philippe.
Questa prima vera "legnata" per il nuovo esecutivo Macron-Philippe, finora rimasto
in una situazione stallo, potrebbe nei prossimi giorni registrare ulteriori importanti e decisivi sviluppi
in seguito a nuove rivelazioni di uno degli assistenti del gruppo MoDem a Strasburgo, che ha ammesso di
essere stato assunto abusivamente:
nei giorni scorsi il Parlamento europeo ha tolto l'immunita' parlamentare a Marine Le Pen, che ora puo'
essere processata dalla magistratura francese;
stessa sorte potrebbe quindi toccare alla ministra Marielle de Sarnez ed agli altri suoi colleghi eurodeputati centristi.
A quel punto, Macron dovra' per forza intervenire.
Di fatto, due ministri chiave del suo nuovo governo, il ministro della Giustizia
e la ministra per gli Affari Europei potrebbero perfino finire in carcere.