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ref:topbtw-814.html/ Lunedi' 17 Marzo 2017/A



L'imbeccata dei soliti ignoti.

Milano

Certo, il giornalismo italiano non é classificato fra i primi posti.. anzi, a dire il vero, é dalle parti del 77esimo circa, uno più, uno meno.. su 180 nazioni prese in esame
E ci mancherebbe altro, come mai potrebbe esserlo ?
Ecco il solito titolo:
"Nella classifica stilata da Reporter senza frontiere perdiamo 4 posizioni.
Fra le cause i giornalisti intimiditi o minacciati di morte.
Meglio di noi anche Burkina Faso e Botswana"

Ovviamente, anche nel titolo, vi é qualche falsità..
E non potrebbe essere diversamente, visto che, appunto per questo, siamo al 77 posto..
"fra le cause.."

Ma vogliamo dircela tutta, che la vera causa é un'altra ?

La vera causa si chiama :
L'imbeccata dei soliti ignoti.

Perché il giornalismo di oggi vive di "comunicati stampa", che sono la voce del Padrone, del Padroncino, del Potere, del grande Suggeritore..

Perché il giornalismo di oggi vive di Imbeccate di Giustizia che arrivano, già in file .pdf ( le fotocopie non si usano più ) dai corridori delle caserme dei Carabinieri, dai corridoi dei Tribunali, dalle aule di Giustizia, dal palazzo dei Prefetti e dei Ministri..

Un valanga di piccole imbeccate, alle quali si aggiungono quelle sussurrate.. in file .mp4 ( spesso con qualche modifichina ) corredate da fotografie ( spesso ritoccate ) in file .jpg

L'imbeccata sussurrata

Perché i giornalisti, i collaboratori, gli editori, non sono esenti dalle imbeccate sussurrate ad un pranzo, ad un incontro culturale, alla presentazione di un libro, ad un concerto di beneficenza.

Le imbeccate sussurrate sono spesso le più attraenti, come una danza dei sette veli, ma spesso le più insidiose..

Alcune testate, molti editori, ne sono affascinati prima, vittime poi..

E raccolgono montagne di denunce per diffamazione che esibiscono poi come medaglie al valore alla prossima conferenza di Report senza Frontiere.
Senza capire che sono proprio quelle le medaglie che inchiodano l'Italia al 77esimo posto, poco più o poco meno..



Il suggeritore

Il suggeritore, nel teatro di prosa, di rivista o d'opera, è la persona incaricata di "suggerire" le battute agli attori, con un volume di voce tale da non essere udito dagli spettatori.

Svolge tale compito servendosi del copione e nascondendosi in un'apertura praticata al centro della ribalta, detta buca del suggeritore, protetta da un cupolino detto gobbo.

Può anche suggerire da dietro le quinte rimanendo seduto, oppure seguendo gli spostamenti degli attori e muovendosi dietro la scenografia per avvicinarsi loro il più possibile.

Può pronunciare tutte le battute o limitarsi a dare lo spunto, l'imbeccata, cioè gli attacchi delle battute, l'inizio dei capoversi.

Tale figura era comunque maggiormente in uso nel passato;
oggigiorno il suggeritore è presente in genere solo durante le prove.

Occorre superare il luogo comune che identifica in questo ruolo una figura di puro servizio:
fino a tutto l'800 in Europa il suggeritore è un uomo di lettere, di notevole profilo culturale, spesso poeta, padroneggia abilità intellettuali e convenzioni letterarie;
è uno dei pochi elementi della compagnia, a volte l'unico, che sa leggere e soprattutto scrivere.

Molti di loro sono suggeritori-scrittori che si prodigano a tutela dello spettacolo e raggiungono il rango di autore drammatico, proprio a partire dalla buca.
Quindi non mero suggeritore di parole, ma intellettuale con valide abilità culturali.

Il suggeritore di Giustizia..

Ed ecco che quindi oggi, il giornalista ben imbeccato da ... ignoti ma ben noti personaggi, diventa il "suggeritore di giustizia", quello che indica, con la sua lanterna mediatica, il cammino al magistrato che ancora brancola nel buio..

Piuttosto che una nuova strada al politico in cerca di nuova linfa, di una trasfusione, per dare un ultimo sussulto a qualche commissione d'inchiesta ormai rantolante nel totale deserto probatorio di sterili ricerche di verità inesistenti.

Ed allora, forse, non siamo solo al 77esimo posto come libertà di stampa, lo siamo anche come libertà di pensiero, di una libera azione politica.
Insomma, siamo dalle parti del Burkina Faso e del Botswana..


( Giorgio Comerio )

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