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ref:topbtw-813.html/ Domenica 16 Marzo 2017/A



Un Bergoglio senza Orgoglio ?

Vaticano

Certamente Bergoglio ha ragione:
i Ministri della Chiesa, spesso e volentieri, e pure nei decenni recenti, e pure nei secoli passati, ne hanno combinate di tutti i colori..

Ma la Chiesa ragiona in termini di secoli..
Ed infatti i cambiamenti viaggiano alla velocità di una tartarughina stanca.. ma molto attenta a dove mette le zampette..

Ed in effetti la storia della Chiesa, la storia delle "conversioni" é stata scritta, quasi sempre, con il filo della spada .
D'altra parte gli Arcangeli hanno sempre avuto, in mano, uno spadone..

Bergoglio ci ricorda sempre i piccoli peccatucci del Clero, che poi sono sempre quelli:
abusi e giochini sessuali dovuti all'impegno all'astinenza, furti e furtarelli dovuti all'impegno alla povertà, e via di questo passo..
Insomma la via della Santità non é un'autostrada..

La contrizione, la ricerca del perdono, una certa "umiliazione" che porta al dolore ( e quindi al piacere del masochismo ) pare siano ormai di casa in Vaticano.

E così Bergoglio raggiunge, forse, la sua beatitudine ecumenica, con il Giubileo del 2015.

Perché, nella Chiesa cattolica, il Giubileo è l'anno della remissione dei peccati, della riconciliazione, della conversione e della penitenza sacramentale.

Riprende il nome dal Giubileo ebraico, più precisamente la parola deriva dall'ebraico Jobel (caprone, in riferimento al corno di montone utilizzato nelle cerimonie sacre.

L'anno giubilare è soprattutto l'anno di Cristo.

Nel Nuovo Testamento Gesù si presenta come colui che porta a compimento l'antico Giubileo, essendo venuto a "predicare l'anno di grazia del Signore" (Isaia).

Il Giubileo, comunemente, viene detto "Anno Santo", non solo perché si inizia, si svolge e si conclude con solenni riti sacri, ma anche perché è destinato a promuovere la santità di vita.

Il Giubileo può essere:
ordinario, se legato a scadenze prestabilite;
straordinario, se viene indetto per qualche avvenimento di particolare importanza

Ma lo sappiamo tutti:
il Giubileo é finito.. ed ora siamo nell'anno 2017.

Ed allora, adesso, non sarebbe pure il caso di: "meno contrizione, più azione..? "



La contrizione perfetta dei peccati

sta a indicare il dispiacere dei peccati e il pentimento,insieme al proponimento di non commetterli più per una mancanza di amore di Dio:
generalmente questo atteggiamento e questa forma di pentimento supplisce, in caso di estrema necessità (per esempio il pericolo di morte) all'assoluzione sacramentale, perchè è appunto un atto perfetto di amore di Dio, cosa comunque abbastanza rara.

Cio' differisce dal diverso pentimento, più comune, chiamato attrizione,ma necessario per la validità della confessione, che consente la riconciliazione con Dio, soprattutto per la paura della dannazione eterna.

Ed allora, adesso, non sarebbe pure il caso di: "meno contrizione, più azione..? "

Perché poi, l'eccessiva contrizione, si andrebbe ad avvicinare , e di molto, al:

Il masochismo sociale.

Il masochismo sociale è una pervasiva tendenza ad esprimere un’ampia gamma di comportamenti auto-frustranti nella vita sociale, emotiva e lavorativa.

Uno stile di vita.

Un problema esistenziale di base in rapporto all’autodeterminazione e all’autocontrollo.

Può coesistere o meno con il masochismo sessuale.

Il masochista percepisce come piacere ciò che dall'individuo normale viene percepito come dispiacere.

Freud aveva scoperto che sadismo e masochismo formavano una coppia antitetica.

Poi, aveva scoperto che esisteva il sadismo orale, anale, fallico, che si esprimeva come mordere, calpestare, perforare.

Il sadismo quindi, nasceva come reazione distruttiva contro la frustrazione della pulsione.
In questa concezione il masochismo è una formazione secondaria che consiste nel volgere contro se stesso la distruttività sadica.

Ma Freud, abbandona poi tutto questo ribaltando la sua prima concettualizzazione teorica e affermando l'esistenza di una tendenza biologica primaria all'autodistruzione, ossia la pulsione di morte (thanatos) antagonista dell'eros.

Reich, con lo studio e le ricerche sul carattere masochista, trova una risposta diversa, che confuta la teoria della pulsione di morte.
Non esiste una pulsione primaria autodistruttiva.
Il masochista segue, anche se in modo apparentemente distruttivo, e quindi incomprensibile, il principio del piacere.

Ed allora, adesso, non sarebbe pure il caso di: "meno contrizione, più azione..? "


( Giorgio Comerio )

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