Alcuni lustri della storia più recente si possono riassumere in queste frasi:
promesse, minacce, ricatti e, alla fine, quale coronamento dell'edificio,
l'ignobile assedio societario di cinquantadue Stati.
La nostra coscienza è assolutamente tranquilla.
È la lotta dei popoli poveri e numerosi di braccia contro gli affamatori che
detengono ferocemente il monopolio di tutte le ricchezze e di tutto l'oro della
terra.
È la lotta dei popoli fecondi e giovani contro i popoli isteriliti e volgenti al tramonto.
È la lotta tra due secoli e due idee.
Ora che i dadi sono gettati e la nostra volontà ha bruciato alle nostre spalle i
vascelli, io dichiaro solennemente che l'Italia non intende trascinare altri
popoli nel conflitto con essa confinanti per mare o per terra.
Svizzera,
Jugoslavia, Grecia, Turchia, Egitto prendano atto di queste mie parole e
dipende da loro, soltanto da loro, se esse saranno o no rigorosamente
confermate.
Un'ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra patria, l'ora delle
decisioni irrevocabili.