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ref:topbtw-779.html/ 23 Marzo 2017/A


Sergio Cofferati -

APPROVATA LA DIRETTIVA SUI DIRITTI DEGLI AZIONISTI: PIÙ TRASPARENZA E RESPONSABILITÀ PER AZIONISTI E SOCIETÀ QUOTATE


da Strasburgo

Durante l’ultima seduta plenaria a Strasburgo il Parlamento Europeo ha approvato ad ampia maggioranza l’accordo raggiunto con Commissione e Consiglio sulla Direttiva sui diritti degli azionisti, di cui sono Relatore.

Si tratta di un risultato molto positivo, che garantisce passi avanti importanti per quanto riguarda la trasparenza delle società quotate e l’orientamento degli investimenti verso un approccio di più lungo termine.

Le misure concordate e approvate con 646 voti a favore (39 i contrari e 13 gli astenuti) aiuteranno a orientare gli investimenti verso un approccio più a lungo termine e assicureranno maggiore trasparenza per le società quotate e per gli investitori.

La Direttiva approvata garantisce controlli più stretti e maggiore trasparenza sulla remunerazione degli amministratori delle società quotate, a partire da una connessione più stretta tra la paga dei direttori ed i risultati finanziari e non finanziari delle imprese.

Le nuove regole daranno infatti agli azionisti il potere di votare sulla politica aziendale per la remunerazione dei direttori d’azienda e legheranno maggiormente e più efficacemente lo stipendio ai risultati aziendali sul lungo termine.

La Direttiva faciliterà inoltre il dialogo tra gli azionisti e il management delle società quotate, permetterà alle aziende di identificare più facilmente i propri azionisti e, allo stesso tempo, renderà più semplice per gli azionisti stessi esercitare i propri diritti, incluso quello di partecipare e votare nelle assemblee generali.

Un altro traguardo importante raggiunto riguarda i nuovi requisiti di trasparenza introdotti per gli investitori istituzionali come fondi pensionistici, compagnie di assicurazioni sulla vita ed i gestori di attivi, che spesso sono azionisti importanti di compagnie europee quotate in Borsa.

Agli investitori istituzionali ed ai gestori di attivi sarà chiesto di comunicare pubblicamente una politica che descriva come integrano l’impegno nelle società quotate nelle loro strategie d’investimento.

Anche sul fronte degli asset manager le nuove norme contribuiranno a favorire investimenti basati su un approccio più attento alla performance di lungo termine delle imprese ed agli aspetti sociali e ambientali.

Infine, la discussione su questo dossier ha anche garantito significativi passi avanti sulla trasparenza fiscale.

Grazie all’impegno ed alla pressione del Parlamento Europeo, la Commissione ha infatti deciso di presentare una proposta legislativa specifica sulla rendicontazione pubblica paese-per-paese da parte delle multinazionali sulle loro attività e sulle tasse che pagano nelle diverse giurisdizioni, misura molto importante per il contrasto a evasione ed elusione fiscale che sarà ora necessario approvare al più presto.


( Sergio Cofferati )


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