MILANO

Ogni nuovo finanziamento nell'ambito del piano di salvataggio della Grecia sara' possibile solo con la partecipazione del Fondo monetario internazionale:
lo ha detto ieri sera il direttore del Meccanismo europeo di stabilità, Klaus Regling.

La stessa posizione e' stata espressa anche dal portavoce del ministro delle Finanze tedesco Wolfang Schauble secondo cui:
''continuiamo a credere che l'Fmi rispettera' le sue promesse;
e' troppo presto per dire che non succedera'''.

Riguardo alla posizione del Fondo monetario internazionale secondo cui il debito greco sarebbe ''gravemente non sostenibile'', Breidthardt,portavoce della Commissione, ha detto che la Commissione europea
''approva le decisioni di breve termine per l'alleggerimento del debito adottate dal Meccanismo europeo di stabilità''

Ma è un provvedimento effimero e di scarsissima portata.

Il direttore dell'Esm Regling, aveva definito le misure prese come:
''un passo significativo verso il miglioramento della sostenibilita' del debito della Grecia'',
ma l'Fmi continua ad affermare che il debito greco sia insostenibile e quindi non rimborsabile ai creditori internazionali, principalmente la UE e la BCE.

Secondo il quotidiano ''Kathimerini'' la decisione sull'adozione delle nuove tasse e tagli alle pensioni già misere per il 2019, richieste dai creditori internazionali, spetta ora al primo ministro della Grecia Alexis Tsipras.

Il commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici ha intanto dichiarato ieri sera che una decisione sulla conclusione della seconda revisione del programma di salvataggio e' vicina, e rimane un obiettivo possibile nella prossima riunione dell'Eurogruppo del 20 febbraio.

Ma è, ovviamente, una menzogna.