Stampare moneta falsa é un reato, spacciarla, ovvero utilizzarla per pagare una qualche cosa - anche di lecito- é un reato.
Diffondere una notizia falsa è pure un reato, ed esiste l'aggravante se questa notizia turba l'opinione pubblica, i mercati finanziari, semina
il panico, lede le libertà personali.
Anche perché lo stampare e poi spacciare notizie false permette di vendere più copie o più click, e quindi un illecito profitto agli editori e
magari pure prebende ed introiti supplementari agli stessi falsari ed agli stessi spacciatori:
editori, giornalisti, blogghisti..free-lance, e via di questo passo.
Gli stampatori di moneta falsa e gli spacciatori di false monetine sono ricercati, perseguiti, condannati ed incarcerati pure in tempi brevi.
Così come tutti - o quasi - i falsari alimentari:
dal formaggio grana cinese al prosciutto di Parma argentino, dalla mozzarella di bufala tedesca all'olio d'oliva tunisino..
Insomma i falsari, dalla carta filigranata alle borsette di Gucci o delle magliette con il coccodrillino, sono facile preda
di tutte le forze dell'ordine.
Ma perseguire il reato di diffamazione, diffusione di false notizie,
è ormai del tutto inutile, abbastanza sciocco ed impossibile in Italia dove, già per avere un giudizio di primo grado,
si devono attendere dai 5 agli 8 anni.
Salvo prescrizione.
I Tribunali non lavorano su due turni ( e lo potrebbero benissimo fare ),
la sentenza di primo grado non è esecutiva, e lo potrebbe benissimo essere, pur lasciando tutte le opportunità
di ricorso al condannato - e non all'accusa ed alle parti civili..
E andare a sentenza lo si potrebbe benissimo fare dopo solo due - tre rinvii e non una decina di rinvii nel corso di diversi anni.
Insomma le Leggi esistono e le procedure di attuazione pure ma il sistema giudiziario italiano - vero terrificante Moloch ,
recidivo, un vero pregiudicato pure pluri-condannato dalla Corte Europea,
non finisce mai in galera..
Insomma il sistema giudiziario è una vera fabbrica di istigazioni di risentimento sociale..
Perché una causa pendente è pur sempre una causa pagante.
E quindi perché mai accorciare i tempi tribunalizi visto che ogni udienza è messa nella notula dell'avvocato ?
Ma il bello del web è che si possono propalare tutte le possibili ed immaginabili idee bislacche,
boiate pazzesche, sottili puttanate, senza che nessuno possa farci nulla.
Così come su "facebook" non esiste il pollice verso, per indicare il totale disaccordo con quanto
inopinatamente ci si trova a leggere sullo schermino del telefonino.
Insomma Facebook non ammette di essere, molte volte, un fakebook..
I giornalisti dela carta stampata e della televisione ormai propongono quasi sempre dei
servizi "copia ed incolla" senza effettuare nessuna verifica della notizia, anche la più semplice.
Verifica che un minimale senso dell'etica dovrebbe richiedere.
Ma anche in questo caso vi è un'origine primaria..
della notizia falsa, tendenziosa, irrispettosa, diffamatoria..
Molte volte "trapelano" dai corridoi dei Tribunali.
In questo caso sarebbe assai semplice far perdere il vizietto agli addetti chiacchieroni:
basterebbe trasferire la
gestione dell'inchiesta ad altro Tribunale.
Per mancata protezione delle informazioni investigative.
Si può ipotizzare che, all'improvviso, le "fughe di notizie" ed i brogliacci di intercettazioni
telefoniche ( anche pure mai avvenute ) andrebbero a cessare.
Perché, quasi sempre, sono propalate dagli stessi magistrati inquirenti per motivi
di visibilità mediatica, avanzamento di carriera, oppure speranze politiche..
Ma sulla stampa?
In radio, in televisione ?
Sul web ?
Personalmente ho avuto modo di verificare numerosi casi di notizie assolutamente false e pure diffamatorie, diffuse su giornali, in televisione, riportate in libelli e libricini spesso neppure scritti dagli autori menzionati in copertina ma da squadre di "scrittori-fantasma" esperti del "copia ed incolla" ed espertissimi nel diffondere notizie false, senza nessuna verifica, senza nessun senso dell'etica.
La proposta di Grillo di una sorta di "tribunale popolare del click " è semplicemente ridicola
anche se comprensibile dopo tutte le notizie assolutamente false che vengono messe in circolazione per danneggiare il movimento 5 stelle.
Ed è logico, visto che il vero nemico numero uno delle partitocrazie italiane è solo lui, il movimento 5 stelle ed,
i primi obbiettivi da abbattere, sono proprio i rappresentanti di maggior peso politico.
Già il fatto di aver compreso che un avviso di garanzia oppure una comunicazione di fine inchiesta
( od anche un semplice arresto in attesa di giudizio ) non significano niente, è stato un passo avanti.
Anche se, per anni, i 5 stelle hanno rotto le palle a tutti gli avversari politici appena appena
il coniuge, od il compagno di vita , di uno di loro riceveva un banale avviso di garanzia.
Hanno impiegato tre anni per iniziare a capire che un avviso di garanzia non si nega a nessuno,
insomma che è come un coriandolo sulla giacca all'uscita degli sposi, su sagrato della chiesa..
Te ne trovi sempre un paio sulle spalle senza sapere da dove sono arrivati.
Un ritorno ai secoli passati, al popolino del click che decide cos'è il vero e cos'è il falso ?
Ridicolo, spocchioso, presuntuoso, sostanzialmente illegale.
La risposta esiste già, anche sul web.
Si tratta di diffondere tutte le "bufale" con gli stessi mezzi con i quali sono state diffuse le notizie false.
Esistono da tempo dei programmi che evidenziano tutte le bufale pubblicate sui media, incluso il web.
Per esempio il BUFALE DEBUNKING ( http://www.debunking.it/category/bufale/ ) è uno di questi.
Poi vi è il problema più importante e serio:
quello dei motori di ricerca ampiamente manipolati.
Alcune notizie, nomi, fatti compaiono per primi, altri per ultimi.
Un recente caso è sintomatico.
Il museo dell'olocausto di Tel Aviv ha fatto causa a Google, perché,
cercando "olocausto" non compariva più, nelle prime righe.
E con Israele, l'olocausto e gli ebrei in genere non si scherza di certo…
Ed ovviamente, su Google, la notizia non compare, anche perché Google HA PERSO LA CAUSA…
E la vera subdola manipolazione è quella dei motori di ricerca che censurano alcune notizie ed amplificano la risonanza di altre.
Così come fakebook in pochi secondi fa sparire alcune notizie mentre altre restano incollate allo schermo per giorni.
In realtà, manca il "diritto di replica"..
Ovvero la vittima della falsa notizia non può replicare.. quasi mai.
Per poi ottenere giustizia, risarcimenti, rettifiche se non si è un capo di Stato oppure un politico di grande rinomanza,
la procedura è lunga, dispendiosa e spesso inutile.
Ma questo è il prezzo della nostra libertà.
In Turchia, in Iran, in Cina, in Arabia Saudita, negli Emirati, in Algeria, in Marocco, etc.
il web è controllato, oscurato, censurato.
Così come lo era in Tunisia prima delle rivoluzione del 2011, con la dittatura di Ben Ali'.
In altri Stati è tenuto sotto controllo, spiato, auscultato, intercettato, tracciato da innumerevoli organi di polizia,
di spionaggio, di contro-spionaggio, di valutazione sociale.
Niente di male:
ormai - da molti anni - ci siamo abituati.
Il prezzo delle libertà si chiama anche "macchina del fango" ed il movimento 3 stelle ora inizia a capirne il vero significato.
Perché, lungo la sua via per Damasco , quella delle nuove illuminazioni, ha perso la stella dell'educazione e quella della democrazia..
Ma già lo sapevamo dal 17 Dicembre 2016.
Ricordiamo che basta un click su:
http://www.topbtw.com/topbtw-657.html
Ora il movimento del click inizia a dover affilare le spade perché fra poco, con le prossime elezioni, dovrà usarle.
E così vedremo scorrere il sangue dai mouse..e colare lacrime di dolore dagli schermi super-piatti dei nuovi televisori in 3 D..
Il 2017 si preannuncia un anno movimentato..oppure del "movimento che è stato" ?
( Giorgio Comerio )
