Berlino
Procede a rilento, ed è un modo gentile di dirlo, in Germania il programma varato dalla ministra del Lavoro Andrea Nahles
per l'impiego degli aspiranti profughi in lavori da 1 euro all'ora.
Secondo quanto riportato dalla Passauer Neue Presse, al 25 novembre solo 4.392 profughi hanno iniziato
un lavoro di questo genere.
Il programma, per il quale sono stati stanziati 300 milioni di euro, e' parte della legge sull'integrazione varata
dal governo e si rivolge agli aspiranti profughi con buona prospettiva di ottenere l'asilo in Germania,
ma che sono ancora in attesa della risposta ufficiale dell'ufficio immigrazione.
Nelle intenzioni del ministro, dovrebbe facilitare il processo di integrazione, dando a questi soggetti
una prima opportunita' di confrontarsi con il mondo del lavoro tedesco e sfuggire ai tempi morti causati
dall'attesa per la risposta delle autorita' alle richieste di asilo.
Invece i ''profughi'' mediorientali
in attesa di diventarlo, profughi, e al momento più facilmente candidati all'espulsione e al riaccompagnamento coatto nei loro Paesi,
ben se ne guardano, dal lasciare l'ozio - pagato dai contribuenti tedeschi - per fare quacosa di produttivo.