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ref:topbtw-3402.html/ 26 Luglio 2022


- L'ESERCIZIO del POTERE
I numeri alla mano..


I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche.

Politichese.. Cosa significa il


Disbrigo degli affari correnti..

Definizione

Quando un governo è dimissionario, deve comunque restare in carica fino a che non se ne sia insediato uno nuovo.

Il motivo è che un paese non può restare senza governo, cioè privo del vertice esecutivo e amministrativo dello stato.

Si pensi agli atti dovuti (perché imposti dalle leggi) o urgenti che quotidianamente richiedono l’attività dell’esecutivo, sia collegialmente (in consiglio dei ministri) sia dei singoli ministeri.

L’assenza del governo comporterebbe una paralisi amministrativa.

Allo stesso tempo, avendo dato le dimissioni, il governo uscente non ha più la stessa legittimazione politica di uno nel pieno delle sue funzioni.

Per questa ragione, pur non essendo disciplinato in modo specifico dalla costituzione, la prassi prevede che il governo resti in carica per “il disbrigo degli affari correnti”.

È con questa espressione che il Quirinale, nel prendere atto delle dimissioni del presidente del consiglio, invita il governo a restare in carica per garantire la continuità nell’azione amministrativa.

"Il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al palazzo del Quirinale il presidente del consiglio dei ministri, prof. Mario Draghi, il quale, dopo aver riferito in merito alla discussione e al voto di ieri presso il senato, ha reiterato le dimissioni sue e del governo da lui presieduto.

Il presidente della repubblica ne ha preso atto.

Il governo rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti."

- Comunicato del presidente della repubblica, 21 luglio 2022

Ma cosa significa nello specifico l’espressione “disbrigo degli affari correnti“?

Nell’ampiezza di questa formula (come vedremo dibattuta tra gli stessi costituzionalisti), dagli anni ’80 si è affermata la consuetudine, per i presidenti del consiglio uscenti, di esplicitare in un’apposita direttiva i confini dell’azione politico-amministrativa del proprio governo.

Si tratta di un atto di autolimitazione, con cui l’esecutivo si impegna a limitarsi ad assicurare la continuità amministrativa, ad attuare determinazioni già assunte dal parlamento e ad adottare solo atti urgenti.

Non c’è un contenuto rigidamente preordinato, ma dei principi guida cui attenersi, enucleati dalla dottrina, per cui il governo dovrà:

(…) compiere gli atti dovuti (obbligatori) e tutti quelli la cui proroga comporterebbe un apprezzabile danno dello stato, mentre dovrà astenersi, sul piano della correttezza politica, da tutti quegli atti discrezionali che possono essere rinviati al futuro governo senza apprezzabile danno.

- U. Rescigno “Corso di diritto pubblico”, 2010, cit. in F. Cerquozzi, 2019

In concreto questi limiti si traducono nel:

non esaminare nuovi disegni di legge, a meno che non siano imposti da obblighi internazionali;
approvare decreti legislativi solo se serve ad evitarne la scadenza dei termini;
non adottare nuovi regolamenti ministeriali o governativi, a meno che la legge o obblighi internazionali non impongano altrimenti, oppure che siano necessari per l’operatività della pubblica amministrazione o per l’attuazione di riforme già approvate dal parlamento;
non procedere con nomine o designazioni che non siano vincolate nei tempi da leggi o regolamenti, o che comunque non siano procrastinabili fino all’entrata in carica del nuovo governo.

Mentre invece è possibile:

emanare decreti legge (in quanto, in base all’art. 77 della costituzione, dettati da casi di necessità e urgenza) ed esaminare i relativi disegni di conversione;
esaminare i disegni di legge di ratifica dei trattati, i ddl di delegazione europea e della legge europea (se si tratta di atti dovuti, in quanto adempimento ad obblighi internazionali o derivanti dall’appartenenza all’Ue).

Questo vale in linea generale, in concreto ogni direttiva è uno strumento dotato di grande flessibilità.

Perciò il concetto di “affari correnti” ha un perimetro variabile, che si può comprendere meglio solo attraverso l’analisi delle singole direttive dei presidenti del consiglio.

Link:
https://www.openpolis.it/parole/che-cosa-significa-disbrigo-degli-affari-correnti/


L'ITALIA che NON MUORE....


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