ref:topbtw-3375.html/ 29 Giugno 2022/A
IL FALSO PROBLEMA DELL' ACQUA CHE MANCA...
Certamente ora manca in Italia dove nessuno ha mai ipotizzato di restare a secco,
ma solo di dover far tracimare l'acqua
delle alluvioni..
Visto che il globo è per 3/4 fatto di acqua di mare, di lago, di fiume, visto che abbiamo desalinizzatori, pannelli
solari, pale eoliche, nulla vieta di produrci tutta l'acqua dolce che vogliamo.
Ed avendo anche la pioggia basta realizzare serbatoi anche casalinghi x la raccolta dell'acqua piovana, della grandine, della neve, della rugiada,
nelle dighe campestri, sui terreni idonei...
Senza dimenticare polle sorgive, fonti, falde..che non mancano di certo.
E riempiendo le vasche di accumulo con l'acqua dei fiumi in piena prima che inondino si hanno già riserve idriche a costo zero.
Insomma prima di fare calcoli su cosa si mangia, vanno realizzate le vasche fluviali, le dighe ed i serbatoi...
Perché non manca l'acqua ma mancano le opere idrauliche, i desalinizzatori e le tubazioni senza buchi
E poi basta guardarsi in giro ad imparare..
A MALTA da anni si desalinizza l'acqua di mare e si gestiscono al meglio i pozzi..
In LIBIA da anni, nel profondo sud del Fezzan, vi sono vere e proprie oasi artificiali..
In TUNISIA da sempre si realizzano dighe campestri per creare piccole riserve d'acqua.. e pure
oasi artificiali nel deserto, con coltivazioni di datteri, proprio a spese dei cittadini italiani e realizzate
dalla cooperazione italiana..
In tutto il mondo arabo e delle sponde del mediterraneo si convoglia l'acqua piovana dai tetti a terrazzo in apposite
cisterne interrate..
In tutte le nazioni nordiche, dal lago di Varese in su, si convoglia la neve in apposite "ghiacciaie" interrate..
In tutte le nazioni con fiumi che esondano si creano vaste aree di riempimento non solo per mitigare
gli effetti delle
inondazioni ma anche per realizzare veri laghi di accumulo..
Nelle nazioni con tecnologie avanzate si tappano i buchi degi acquedotti che non solo sprecano l'acqua ma costano
l'energia elettrica che consumano per pomparla fuori dai buchi..
Cosa che a pochi gestori degli acquedotti poi interessa, visto che i maggiori costi di pompaggio vengono
pagati dagli utenti, e visto che
poi, gli "amici degi amici" , provvedono a rifornire i malcapitati utenti rimasti secco con apposite autobotti
private oppure comunali..
Ma si può andare oltre purificando pure l'acqua di città a valle dei depuratori..
ISRAELE . Dove l'alta tecnologia viene applicata...da anni.
Desalinizzatori, purificatori, distribuzione senza falle, ed ecco che nel deserto si realizzano coltivazioni
di ogni genere..
ITALIA.
Una amministrazione spocchiosa ed ostativa ad ogni iniziativa ha solo prodotto dibattiti, tavole rotonde,
convegni, dotti studi, pubblicazioni, tesi di laurea, e
- con grande fatica - ben poche opere idrauliche dedicate alla realizzazione di riserve, stazioni di pompaggio e
di reti idriche..
Un contadino, per realizzare una piccola diga, un piccolo sbarramento per una area di accumulo, ha da affrontare una
burocrazia defaticante ed sostanzialmente elefantiaca..
Tutt'ora in molte zone d'Italia l'acqua non è disponibile tutti i giorni e quando arriva non è in pressione..
Non si attivano serbatoi piezometrici, torre idriche, non si attivano nuovi pozzi..
In Italia le tubazioni perdono il 45%.
Il tragico è che si paga la corrente elettrica delle pompe per pompare l'acqua fuori dai tubi!
Peggio non si può..
Dagli anni 80 esiste la tecnologia del georadar con doppia antenna in grado di localizzare
le perdite e pure le micro cavità che la perdita genera nel terreno.
Georadar sviluppato dall'ing. Comerio e presentato con l'ing. Pietro Meardi del politecnico di Milano
al collegio degli ingegneri di Milano...già nel 1980
Ma una amministrazione pubblica "distratta" non ha mai intrapreso nulla di serio.
( Redazione )
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