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PNRR e sua attuazione
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è di enorme importanza per il rilancio del paese e per questo è cruciale monitorare l’andamento delle misure previste, ma anche le
organizzazioni titolari e i politici che le guidano.
I politici e le organizzazioni titolari delle misure del Pnrr
Ciascuna delle misure previste dal piano è di grande importanza per il rilancio del paese.
Tuttavia ad alcuni temi sono destinate maggiori risorse.
Queste possono essere un parametro per valutare l’impegno che il Pnrr pone su ciascun tema e
l’importanza relativa di ciascuno degli enti titolari.
Un approccio certamente utile per gli investimenti ma decisamente meno per le
riforme previste dal piano.
Anche alcune riforme infatti hanno un costo ma in questo caso la valutazione della loro
importanza passa necessariamente per un analisi di tipo qualitativo.
Le organizzazioni titolari delle misure del Pnrr e i responsabili politici
Come accennato alle organizzazioni titolari delle misure del Pnrr è affidata la responsabilità
della realizzazione degli interventi e la gestione delle risorse assegnate.
Queste non corrispondono necessariamente ai soggetti che concretizzano i progetti.
Ciononostante spetta a loro individuare eventuali soggetti attuatori e sarà loro
responsabilità assicurarsi la riuscita di ciascuna delle misure che gli sono state assegnate.
Gli enti titolari individuati dal Pnrr sono solitamente ministeri o dipartimenti della presidenza
del consiglio.
Per questo al loro vertice si trova sempre una figura
che può essere individuata come vertice politico, a cui la legge attribuisce responsabilità
importanti.
A ciascun ministero corrisponde un vertice politico, il ministro, a cui è attribuito il potere di
indirizzo del ministero e di conseguenza la responsabilità politica delle decisioni assunte.
Nel caso dei dipartimenti della presidenza del consiglio il vertice politico può essere
attribuito a un ministro senza portafoglio, a un sottosegretario oppure rimanere
in capo al presidente del consiglio stesso.
2 dicasteri a cui il Pnrr e il fondo complementare attribuiscono maggiori risorse sono il
ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (49,5 miliardi di euro),
guidato dal ministro Enrico Giovannini, e il ministero della transizione ecologica (39,2 miliardi),
al cui vertice si trova il ministro Roberto Cingolani.
Due ministri cosiddetti "tecnici" o comunque non diretta espressione di una forza politica della
maggioranza.
40% delle risorse del Pnrr e del fondo complementare sono attribuite a misure di cui sono titolari
il ministero delle infrastrutture e quello della transizione ecologica.
A seguire il ministero dello sviluppo economico (€ 25 mld), guidato dal leghista
Giancarlo Giorgetti, quello della salute con Roberto Speranza
di Leu (€ 18 mld) e quello dell'istruzione con Patrizio Bianchi (€ 17,5 mld), anche lui un tecnico.
Interessante poi è il caso del ministero del lavoro, guidato da Andrea Orlando del Partito
democratico (Pd).
Questa infatti è l'unica organizzazione a cui sono state attribuite più risorse
per l'attuazione delle riforme (4,4 miliardi) che per gli investimenti (2,8).
È bene specificare comunque che con il termine riforme non ci si riferisce necessariamente
ad atti che richiedono un intervento legislativo ma anche, più semplicemente,
a dei decreti ministeriali o di altri atti di tipo amministrativo.
Per quanto riguarda il ministero del lavoro, ad esempio, si tratta della riforma delle politiche attive del lavoro e alla formazione, che prevede l'adozione del Programma nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori e del Piano nazionale nuove competenze.
Anche al ministero dell'università e al dipartimento della trasformazione digitale
sono attribuite risorse notevoli per le riforme.
Nel primo caso si tratta di 960 milioni destinati agli alloggi per gli studenti,
nel secondo di 155 milioni per il supporto alla trasformazione delle pubbliche amministrazioni locali.
L'importanza dei ministri "tecnici" per il Pnrr
Già il fatto che i primi due dicasteri per quantità di risorse assegnate siano
guidati da ministri indipendenti dice molto su come il presidente
del consiglio Draghi, esso stesso indipendente, ha deciso di guidare un governo che
tiene al suo interno quasi tutti i partiti presenti in parlamento.
Ma oltre ai ministeri delle infrastrutture e della transizione ecologica sono altri
8 gli esponenti di governo non affiliati a dei partiti della maggioranza a cui sono
state attribuite risorse che complessivamente raggiungono quasi il 70% del totale.
69,2% gli importi del Pnrr e del fondo complementare gestiti da organizzazioni al cui vertice
siede un responsabile politico che non è espressione di partito.
I ministri “tecnici” gestiscono la maggior parte delle risorse del Pnrr
I ministri del centro-destra e i temi del Pnrr
Tornando ai responsabili politici delle misure previste dal Pnrr è interessante osservare quali
temi siano maggiormente all'attenzione degli esponenti di governo di ciascun partito,
almeno in termini di risorse gestite.
Quanto al centro destra i membri del governo con responsabilità di primo piano
sulle risorse del Pnrr appartengono principalmente alla Lega e in misura minore a Forza Italia.
Il centro sinistra, il movimento 5 stelle e i temi del Pnrr
Quanto agli esponenti di governo del centrosinistra e del Movimento 5 stelle, quello che
amministra più risorse nell'ambito del Pnrr è senza dubbio Roberto Speranza, di Liberi e Uguali.
Il ministro della salute infatti è responsabile della gestione di 17,5 miliardi di euro
nell'ambito del tema salute oltre che di circa mezzo miliardo sul tema Scuola, università e ricerca.
Ai ministri del Partito democratico invece sono attribuite responsabilità
su vari temi quali Infrastrutture, Transizione ecologica ed inclusione sociale.
Le risorse maggiori però riguardano il tema Impresa e lavoro di cui si occupa il ministro del lavoro
e delle politiche sociali Andrea Orlando, e il tema Cultura e turismo,
sotto la responsabilità del ministro Dario Franceschini.
( Redazione -. Openpolis )
Link
https://www.openpolis.it/i-politici-e-le-organizzazioni-titolari-delle-misure-del-pnrr/
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