ref:topbtw-3213.html/ 18 Gennaio 2022
PNRR e sua attuazione
€ 66,4 mld la risorse del Pnrr che vedono il coinvolgimento degli enti territoriali.
Una delle priorità trasversali del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) riguarda la riduzione
dei divari territoriali che caratterizzano il nostro paese.
Non solo tra nord e sud ma anche tra i centri maggiori e le zone periferiche.
Ciò dovrà avvenire attraverso investimenti in diversi settori.
Dalle infrastrutture alla mobilità sostenibile, dagli interventi per sanità e sociale a quelli per la digitalizzazione.
In questo contesto comuni, province e regioni saranno chiamati a ricoprire un ruolo di primo piano.
La recente pubblicazione di un decreto del ministero dell'interno che assegna risorse pari a 3,3 miliardi
di euro per la realizzazione di interventi di rigenerazione urbana ha tuttavia riproposto alcune criticità legate
all'impatto che il Pnrr avrà sui territori.
In particolare nell'equilibrio nella spesa tra le diverse aree del paese.
Se da un lato infatti è importante che le risorse arrivino a quei territori che ne hanno più bisogno, dall'altro
vi è il rischio che vengano scartate proposte in linea con gli standard richiesti a favore di altre dalla qualità
inferiore.
Con la conseguenza che si rischi di andare incontro a difficoltà in fase di realizzazione.
I 483 comuni che riceveranno i contributi dal ministero dell'interno
L'assegnazione delle risorse nell'ambito degli interventi per la rigenerazione urbana
La “territorializzazione” degli investimenti
Sempre dal documento pubblicato dal governo è possibile conoscere la stima delle risorse del Pnrr che saranno
affidate alla diretta gestione degli enti territoriali.
Parliamo di oltre 66 miliardi di euro.
Ma come si distribuiranno questi fondi tra le varie voci del piano?
La maggior parte di queste risorse (circa 20 miliardi di euro) saranno destinate alla missione 2 “Rivoluzione verde
e transizione ecologica”.
In questo contesto gli enti territoriali saranno coinvolti nella realizzazione di interventi legati,
tra le altre cose, alla messa in sicurezza dei territori,
alla mobilità sostenibile e all’efficientamento energetico degli edifici.
È noto che il 40% delle risorse del Pnrr debba essere riservato alle regioni del mezzogiorno, con l’obiettivo
di colmare il divario territoriale con il resto del paese.
Alle regioni del sud infatti è stato assegnato 1 miliardo e 800 milioni di euro (il 53% del totale).
Mentre Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia
dovranno spartirsi appena il 15% dei fondi (meno di 500 milioni totali).
In questo caso la ripartizione delle risorse ha dato adito a delle polemiche.
( Redazione -. Openpolis )
Link
https://www.openpolis.it/limpatto-del-pnrr-sui-territori/
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