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I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie
e valutare pratiche politiche.
La strategia europea..
per la cibersicurezza
Quando nel 2004 è stata fondata l'Agenzia dell'Unione europea per la cibersicurezza (Enisa) si trattava
di un progetto in anticipo sui tempi.
Ma con il passare degli anni le tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni sono diventate sempre
più importanti nella vita delle persone e delle istituzioni.
Allo stesso modo però anche i rischi associati sono cresciuti in maniera esponenziale.
€ 21,7 mln
il budget previsto per l'agenzia europea per la cibersicurezza nel 2020
L'Enisa è stata concepita come una piccola agenzia con un compito specifico: aiutare le istituzioni
e le organizzazioni all'interno dell'Ue e degli stati membri a proteggere la propria connettività.
Le risorse stanziate per questa agenzia sono cresciute di anno in anno ma solo nel 2019,
con l'approvazione del Cybersecurity Act, ha ricevuto il suo mandato definitivo, ampliato
il suo ruolo consultivo e ricevuto per la prima volta chiare istruzioni operative.
La crescita del bilancio di Enisa
Il budget dell'Agenzia europea per la cibersicurezza è passato da 4 a 22 milioni tra il 2005 e il 2020
Una crescita progressiva
L’Enisa è stata concepita come una piccola agenzia con un compito specifico:
aiutare le istituzioni e le organizzazioni all’interno dell’Ue e degli stati membri a proteggere
la propria connettività.
Nel 2008, un anno prima che scadesse il suo mandato iniziale, il parlamento europeo e il consiglio hanno
deciso, su proposta della commissione, di rinnovarlo fino al 2012.
L’opera di valutazione e il miglioramento della protezione delle reti europee era infatti appena iniziata.
Nel 2011 il mandato è stato di nuovo prorogato al 2013 e poi ancora al 2020.
A differenza delle precedenti proroghe però, nell’ultimo caso è stato anche ampliato il ruolo dell’agenzia.
In concomitanza con la pubblicazione della prima strategia per la sicurezza informatica dell’Ue,
l’agenzia è stata inoltre modernizzata per adattarla ai compiti derivanti da alcuni aspetti del suo nuovo mandato.
Tra questi, il più importante era lo sviluppo di una rete di team per la gestione delle emergenze informatiche (Eu Cert),
diffusa in tutte le capitali europee.
Dunque è stato solo nel 2019, con l’approvazione del Cybersecurity Act, che l’Enisa ha ricevuto il suo mandato definitivo.
Oltre a un aumento delle risorse, la nuova normativa ha reso permanente il mandato del 2004, ha cambiato
la sua denominazione in Agenzia dell’Unione Europea per la cibersicurezza e ha ampliato il suo ruolo consultivo,
fornendole poi per la prima volta chiare istruzioni operative.
L’agenzia ha anche iniziato ad aiutare gli stati membri a definire le priorità per il finanziamento di ricerca
e sviluppo, lavorando inoltre per creare un sistema di certificazioni di sicurezza per prodotti e servizi Ict nell’Ue.
Perché le imprese e i consumatori possano fidarsi della sicurezza delle loro informazioni online, devono utilizzare
dispositivi sicuri, ma la mancanza di un sistema di certificazione europeo unificato mina questa fiducia
e limita il commercio transfrontaliero.
Proprio per questo l’Enisa ha il compito di stabilire criteri comuni e unificare i meccanismi nazionali
per il rilascio delle certificazioni di sicurezza informatica.
Un elemento fondamentale per una serie di prodotti e servizi dalle smart card – carte di credito, abbonamenti bus,
carte Sim – ai servizi cloud.
Per quanto riguarda il finanziamento, l’Enisa ha visto aumentare di anno in anno il proprio budget
fino a quasi 22 milioni di euro nel 2020.
Cinque volte in più rispetto al budget iniziale.
( Per gentile concessione di OPENPOLIS - www.openpolis.it )
Link:
https://www.openpolis.it/lenisa-e-la-strategia-europea-di-cibersicurezza/
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