ref:topbtw-3032.html/ 20 Luglio 2021/A
Come segnalato da "Radio Fuerteventura" il 18 Luglio, una emittente delle Canarie che trasmette informazioni anche
in lingua italiana, presto sarà possibile il monitoraggio delle balene da remoto mediante l'installazione
di uno particolare sonar sulle boe radar TRISKAV.
Il sonar installato sotto la superficie del mare è in grado di esplorare un tratto di mare
di circa cento metri intorno alla boa e di "vedere" il passaggio delle balene, registrandone
la profondità, la direzione e la loro velocità.
Il sonar viene attivato dall'operatore dopo che un sofisticato sistema passivo di ascolto, realizzato con un
idrofono speciale, ha udito le emissioni sonore delle balene.
Le balene infatti emettono suoni a bassissima frequenza in grado di essere captati da questo speciale
idrofono a molti chilometri di distanza.
Oltre a questo idrofono calibrato per captare la voce delle balene, ve ne sono altri in grado di ascoltare
il suono di eventuali "pinneggiamenti" umani.
In questi casi, all'avvicinarsi dell'origine dell'emissione sonora, l'operatore può attivare
il sonar per visualizzare meglio la fonte dell'emissione e per valutare anche possibili interventi.
Le emissioni sonore e le immagini del sonar sono inviate ad una stazione di terra in grado di controllare fino a 5 - 6 boe contemporaneamente.
Con questa tecnologia è quindi possibile mappare il passaggio delle balene in una certa area ben precisa.
Ma non solo.
La boa è anche equipaggiata con un radar di superficie in grado di "vedere" qualsiasi imbarcazione in un raggio
di circa 18 km ( 10 nml )
Le prime unità del sistema radar TRISKAV sono state installate negli anni 1982 e 1983 su delle boe
per la sorveglianza marittima.
Si stratta di una tecnologia che esiste da molto tempo e la cui utilizzazione è piuttosto facile.
Il primo elemento è il radar, installato in un piccolo container da 6 metri.
L'unità radar è totalmente indipendente, ed è dotata di pannelli solari, etc.
Il secondo elemento è la stazione di controllo, pure installata in un piccolo container da 6 metri,
climatizzato e ben allestito per un operatore in grado di controllare tutte le attività
che si svolgono in una zona molto vasta di territorio.
La stazione di controllo può essere installata ovunque e può essere spostata da un luogo all'altro a seconda
delle esigenze dell'operatore.
Il collegamento fra il radar e la stazione di controllo è effettuato con la rete
telefonica 4/G oppure con la rete satellitare.
Con il radar di sorveglianza installati sulle boe si ottengono quattro risultati importanti.
Primo:
la localizzazione di tutte le imbarcazioni che arrivano dal mare e dirette verso le coste nazionali.
Secondo:
la sorveglianza di tutte le imbarcazioni che partono dalla costa e dalle acque territoriali e dirette
verso le acque internazionali, seguendo la loro rotta.
Terzo:
il controllo di tutte le attività illegali di trasbordo di persone o merci effettuate con l'accosto di due imbarcazioni.
Permette altresì di localizzare le imbarcazioni che non rispettano le regole marittime, doganali, oppure
di esclusività/divieto di pesca e di identificare le piccole imbarcazioni veloci all'interno
delle zone costiere a strapiombo oppure protette oppure che si avvicinano alle piattaforme petrolifere
oppure ai parchi eolici offshore e di proteggere la navigazione nelle vicinanze di siti
sensibili ( raffinerie, terminal petroliferi, porti etc.)
Si tratta della sorveglianza del traffico marittimo delle piccole imbarcazioni, non dotate del "blue-box" ( SCP )
a vantaggio delle autorità marittime internazionali.
Quarto:
con l'installazione del sistema di idrofoni e del sonar si identificano e si tracciano tutte le attività
subacquee, dal passaggio delle balene ad eventuali intrusioni illegali di subacquei.. ed altro..
VIDEO:
- Today' NEW contacts -
I lettori di questa pagina sono: