ref:topbtw-2909.html/ 19 Marzo 2021/A
I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie
e valutare pratiche politiche.
Con i "Numeri alla mano" facciamo proprio questo.
Innovazione e voglia di fare....
I numeri delle start-up..
Roma
Dal 2012 la legge definisce e fornisce gli strumenti finanziari alle startup.
Queste aziende vengono considerate giovani, ad alto contenuto tecnologico e con forti potenzialità di crescita.
Rappresentano uno dei punti chiave dell'attuale politica industriale italiana e uno degli strumenti innovativi
per la crescita del paese.
12.291 le startup registrate in Italia dal 2012 al 2021.
La Lombardia è la regione con il numero più alto di startup innovative, sia in valore assoluto (3.309 in totale),
sia in rapporto alla popolazione (33 ogni 100 mila abitanti).
Si trovano perlopiù nelle province di Milano (2.322), Bergamo (259), Brescia (236), Monza-Brianza (119) e Varese (88).
Per quanto riguarda invece l'ambito di appartenenza, la maggior parte (2.744 su 3.309) opera nel settore dei servizi.
Come quelli di informazione e comunicazione, istruzione, trasporto, sanità e assistenza sociale.
Mentre una parte minoritaria (401 startup)
è registrata come operanti nell'industria e artigianato.
Inoltre, il settore con la quota più alta di aziende è quello dei servizi (il 78% del totale in Italia), al contrario
del turismo, un ambito che include solo l'1% delle startup italiane.
Come funzionano le startup
Con il decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179 (convertito in legge 17 dicembre 2012, n. 221) il governo definisce le startup:
società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, le cui azioni o quote rappresentative
del capitale sociale non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione.
- Art.125,2 legge 17 dicembre 2012, n. 221
All’interno di questa legge è stato costituito lo startup act, il quadro di riferimento per le nuove imprese
innovative.
Questo atto normativo definisce le startup, evidenziando i requisiti necessari per essere considerate tali.
Sono sette i criteri che un’impresa deve soddisfare per essere classificata come startup:
1 - non possono essere state costituite da più di cinque anni, per tale motivo si parla di “imprese giovani”;
2 - devono avere la propria sede in Italia o in un paese membro dell’Unione europea;
3 - a partire dal secondo anno di attività, la produzione totale approvata nell’ultimo bilancio non deve essere
superiore a 5 milioni di euro;
4 - l’impresa non può distribuire gli utili generati dalla produzione e vendita di servizi o beni;
5 - l’oggetto sociale all’atto di registrazione deve essere lo sviluppo, la produzione o
la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
6 - le startup non possono essere quotate nei mercati finanziari;
7 - la startup non può costituirsi dalla fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di un’altra azienda.
Le startup innovative con la loro attività devono apportare per definizione nuove idee e nuovi approcci al mondo del lavoro
in Italia, ed eventualmente, anche per i paesi dell’Ocse.
Infatti, oltre ai sette requisiti di cui sopra, le giovani aziende, sempre secondo il startup act, devono
anche rispettare almeno uno dei seguenti criteri che definiscono di conseguenza il loro aspetto innovativo:
1 - ha sostenuto spese in ricerca, sviluppo e innovazione pari ad almeno il 15% del fatturato o del costo di produzione,
a seconda di quale dei due ha il valore maggiore;
2- impiega personale altamente qualificato, di cui almeno 1/3 sono dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori,
oppure almeno 2/3 hanno una laurea magistrale;
3 - è titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto titolare di un software registrato.
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19 Marzo 2021 -ROMA - - OPENPOLIS -
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