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ref:topbtw-1436.html/ 30 Ottobre 2018/A


Debiti ? La soluzione ecclesiastica.. il Giubileo

un prelievo del 20%..
ma dai conti in rosso ? -


Redazione

Arriva Dicembre, la fine dell'anno..

E tutte le scadenze finanziarie pure..

Ed ecco la grande economia europea in fibrillazione, isterica, verso il panico..

La proposta indecente della Germania. "prelievo forzoso del 20% dai conti correnti degli italiani"..

Qualche economista tedesco ha già iniziato a bere troppa birra..

L'Oktober fest della finanza è già iniziata..

L'idea dell'imbecille di turno, subito ripresa dal Bloomberg e dal sole 24 ore..

Prelevare il 20% dei depositi bancari degli italiani in modo "forzoso" dando in cambio apposti "bond" ovvero cambiali con una scadenza ed un minimale tasso di interesse.

Per sistemare le casse italiane e, ovviamente, per pagare capitali ed interessi alle banche tedesche..

Che, con l'occasione, salvano le loro esposizioni debitorie, appunto, con la grana fresca degli italiani.

Già, ma solo in quel momento..

Dopo sarà ovviamente peggio dovendo pagare, alla scadenza, non solo il capitale "rapinato" ma pure gli interessi.
Evidentemente la birra era troppa…

L'unica soluzione è ridurre i costi per le imprese, le imposte, i costi dell'energia e dei carburanti, le imposte ..

Inizialmente vi sarà una mancanza di liquidità ma poi tutta l'economia si può riprendere e generare nuovi introiti.

Il Pil-boom USA verso il 3% - 4% è stato ottenuto, da Trump, proprio così.

Ma fra un boccale di birra e l'altro verrebbe un'idea :
perché non iniziare a dare alle banche tedesche questi "speciali bond", anziché il contante prelevato dai nostri conti correnti ?

Tanto per vedere che effetto che fa. Ormai la finanza europea inizia ad avere delle vere crisi di panico..

L'Italia se ne infischia delle letterine e le elezioni daranno una terrificante botta alle incrostate strutture di Bruxell…

Perché è ora che la zecca non succhi più il nostro sangue..

Con l'occasione ricordiamo il solito articolo profetico:

Da topbtw.com/ del 9 Settembre 2017:
" Svalutazione Euro in arrivo ?"

Dalla Germania è ripreso l’uso dell’artiglieria pesante contro Draghi ed il QE, ovvero l’acquisto di titoli (soprattutto di debito pubblico) da parte della BCE e della sua politica di tassi a zero.

Ad intervenire a gamba tesa, oltre i soliti Schauble e il governatore della bundesbank, è stato anche l’AD di DeutscheBank, Cryan, che si è lamentato del fatto che le politiche di Draghi abbiano fatto crollare i guadagni delle banche.

Eppure, non si intravedono i motivi per cui Draghi dovrebbe interrompere le proprie politiche monetarie, dato che gli obiettivi di inflazione e crescita del pil dell’eurozona sono lontani dall’essere raggiunti .

D'altra parte e venissero meno gli stimoli, molte nazioni tornerebbero immediatamente in recessione, dato che la loro timida crescita è basata sulle esportazioni e che una fine degli stimoli economici porterebbe l’euro a rafforzarsi sulle altre monete e quindi renderebbe più difficile vendere all’estero per tutti.

Rivalutazione, per altro, già iniziata da tempo, in virtù delle politiche USA, dato che ora l’euro è a 1,20 sul dollaro.

Per tutti, tranne che per i tedeschi, per i quali l’euro rimane ancora ampiamente sottovalutato rispetto a quanto dovrebbe essere se avessero il vecchio marco.

Un recente studio ha mostrato come il ritorno al marco tedesco darebbe alla Germania una moneta che rispetto la parità iniziale euro-marco varrebbe oggi almeno il 35% di più.

E va ricordato che proprio facendo riferimento alla parità iniziale dell'euro sul mercato delle valute, il cambio con il dollaro USA era stato fissato a 1,1667 ovvero meno di 3 centesimi rispetto quello attuale.

Quindi, non siamo affatto in territori inesplorati, con il valore di cambio 1,20 di oggi.

Tuttavia, una rivalutazione dell’euro frena anche le esportazioni della Germania, e siccome non si può più depredare ulteriormente i lavoratori tedeschi, dei quali ben 7.500.000 vivono di minijob e sussidi statali ed il 40% della popolazione ha meno di 50€ in conto corrente, è necessario generare una nuova crisi dell’eurozona per mantenere basso il corso dell’euro e continuare ad accumulare enormi surplus di bilancia commerciale.

La via più semplice per mandare in crisi l’eurozona è proprio quella di far finire la politica monetaria “morbida” di Draghi:
la fine del QE e della politica dei tassi a zero, farebbe immediatamente crescere i rendimenti dei titoli di stato dei paesi maggiormente indebitati, costringendoli, secondo i diktat della ue, a nuove manovre lacrime e sangue, che porterebbero a crolli dei consumi interni, del PIL e quindi svalutazione dell’euro.

Provate solo ad immaginare cosa significherebbe per l’Italia un aumento dell’1% del tasso di interesse con 900 miliardi di euro di debito pubblico in scadenza nei prossimi 5 anni.

Ulteriore vantaggio per la Germania di una crisi dell’eurozona, sarebbe quella di approfittare delle “privatizzazioni” dettate dall’austerità made in ue per fare shopping di imprese e banche nei paesi colpiti dalla crisi, Italia in primis, il cui tessuto industriale è ancora in grado di far concorrenza a quello teutonico.

Detto in parole molto semplici:
una costante crisi dell’euro è strumento fondamentale ed imprescindibile per le politiche economiche della Germania, senza la quale il suo sistema basato sul concetto di “ruba al tuo vicino” di stampo mercantilistico, collasserebbe rapidamente.

L’economia tedesca, infatti, è basata su un vecchio concetto in voga tra il XVI ed il XVII secondo cui la potenza di una nazione sarebbe basata sulle esportazioni, a discapito dei consumi e del benessere interno dei cittadini.

Un sistema che non ha basi né logiche, né scientifiche, dato che se tutte le nazioni adottassero il medesimo concetto, si arriverebbe al punto in cui nessuno esporterebbe più e la popolazione delle singole nazioni sarebbe ridotta alla fame.

Come vedete, i tedeschi, dalla storia non riescono mai ad imparare nulla.

Lo scenario è chiaro e delineato ed è solo questione di tempo, perché accada:
il che è comunque destinato a finire.

Se non piegheranno Draghi, accadrà che, una volta scaduto il suo mandato, verrà sostituito da un tedesco.

Una classe politica degna di tal nome, inizierebbe da subito manovre di sganciamento dall’euro e dalla UE, prima che sia troppo tardi.

Fonti:

https://scenarieconomici.it/leu-cadra-con-la-rivalutazione-delleuro-e-del-petrolio-per-sopravvivere-berlino-dovra-svalutare-la-moneta-unica-ossia-mantenere-i-periferici-in-crisi-costante-con-collasso-a-term/

https://www.investireoggi.it/economia/board-bce-oggi-parla-draghi-la-germania-chiede-rialzo-tassi-stop-stimoli/?refresh_ce

http://vocidallestero.it/2017/09/03/cnbc-i-paesi-delleurozona-potrebbero-essere-in-pericolo-se-leuro-continuera-a-salire/

https://scenarieconomici.it/il-qe-finira-ma-quando-le-incertezze-di-draghi/

Cortesia di: Luca Campolongo



Prelevare i quattrini dai conti correnti degli italiani ?

Esatto..
Lo illustra l'On. Guido Grossi, movimento 5 stelle scadenti.

Basta guardare il video :
https://www.youtube.com/watch?v=r5fQKEPYD7A
dell'ex BNL per capire come belin ragionano...

L'assunto che ci sono "montagne di soldi da investire " è una palla terrificante, perché NON ci sono più.. in Italia !
Sono invece distribuiti fra i grandi strozzini USA e Cinesi.

Insomma i "figli di Soros" .. che non sono affatto "i figli dei fiori"..

Invece basta ridurre imposte, vincoli gli imprenditori, costo del lavoro, i contributi esagerati sui dipendenti, il costo dell'energia, e saranno gli stessi risparmiatori a cercare impieghi remunerativi nell'economia italiana..

Nella loro economia di casa..

Investendo in agricoltura, in allevamenti, in commercio, in artigianato, in industria, nei servizi..
in Italia e non in Ungheria. Dove l'imposta massima sui profitti delle società è il 9% e sugli utili personali il 15%..

Alla faccia di Soros e sotto la guida di Orban..

Insomma se i risparmiatori diventano investitori in vere attività produttive che creano posti di lavoro e non in pezzi di cartaccia ed in cambialaccie emesse solo per pagare i debiti, ecco che l'italia può risorgere.

E questa è la politica vincente alla Trump che non è certo quella dei soci di Moody's che guadagnano esattamente come gli strozzini: indebitando piano piano la vittima senza mai stringere troppo la cravatta.

La soluzione " produrre in Italia con componenti italiani prodotti Italiani.."

Imparando dagli USA..e dal loro boom dell'economia..



Ovviamente vi è anche la soluzione , matematicamente ineccepibile, che potrebbe veramente portare un bel respiro all'economia..

Una soluzione molto ecclesiastica..

Invece di prelevare i quattrini dai conti correnti degli italiani, perché non ridurre del 20%, del 30% od anche di più, i debiti degli italiani ??..

Che tanto sono quasi tutti "crediti inesigibili", perché tanto le banche li mettono in bilancio, con i relativi interessi maturati, ben sapendo che non li vedranno mai ?

Solo per ben truccare meglio i loro bilanci..

Ecco che lo Stato potrà dare alle banche , magari tedesche, dei "bond speciali" a copertura della "remissione dei debiti" tanto cara alla Chiesa e sempre fatta in occasione del Giubileo .. nei secoli passati…

Insomma agli azionisti Tedeschi e Francesi ( che poi sono soci nelle banche italiane ) si possono dare i "bond del Giubileo " e togliere agli italiani il peso di debiti onerosi ed impossibili da pagare..

Ecco che la manovra verrà approvata da Bruxelles, visto che non si aumenta il debito della nazione ma si riduce, semplicemente, i debiti di imprese e cittadini..

E chi mai potrà essere contro ad un cristianissimo Giubileo molto ecclesiastico ?

Neppure Papa Francesco.., che, al limite, potrebbe avvallare i "bond" ( cambiali ) con una fideiussione Vaticana..
e magari una benedizione..speciale.

E chi mai non li accetterebbe ?

( Giorgio Comerio )


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