Milano
Il governo punta a una crescita del 3% nel 2019.
Lo afferma il ministro degli Affari Europei, Paolo Savona, in un intervento sul Fatto Quotidiano:
''L'anno in corso dovrebbe registrare una crescita reale dell'1,5 per cento e le previsioni di consenso
per il 2019 sono nell'ordine dell'1 percento'', è il ragionamento di Savona, che prosegue:
L'ideale sarebbe quello di attivare massicci investimenti, nell'ordine dei risparmi in eccesso degli
italiani, pari a circa 50 miliardi di euro, presenti da alcuni anni nella nostra economia.
Occorre riavviare il secondo motore della nostra economia, quello delle costruzioni,
il cui spegnimento ha largamente contribuito alla crisi.
Le condizioni di realizzazione di questi investimenti sono state trascurate,
ponendo vincoli interni ed esterni alla loro realizzazione''.
''E' ragionevole pensare - sottolinea Savona - che nel solo 2019 si possa raggiungere un aumento degli
investimenti nell'ordine di almeno l'1 per cento di Pil, di cui la meta' su iniziativa
dei grossi centri produttivi di diritto privato dove lo Stato ha importanti partecipazioni.
Se cosi' fosse, l'incidenza sul disavanzo sarebbe nell'ordine di 0,5 per cento, senza tenere
conto del gettito fiscale che questa nuova spesa garantirebbe.
A tal fine, oltre ai provvedimenti già indicati nella Nota di
aggiornamento operera' costantemente una Cabina di regia a Palazzo Chigi per intervenire
sui punti di blocco o di ritardo''.
''Puntiamo a una crescita dell'1,6% nel 2019''.
''Se non si vuole un peggioramento dell'economia e un aumento delle condizioni di povertà e di disoccupazione occorre
attivare nuovi interventi di politica fiscale.
Redazione