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ref:topbtw-1354.html/ 14 Agosto 2018/A


Italia

Crolli & Disastri
- Corrosione, Prevenzione, Manutenzione -


Redazione

Sfortunatamente il crollo di Genova non potrà che mettere in evidenza uno stato di fatto della struttura:
i ferri delle armature non esistono più..

E ci mancherebbe altro..

Non è certamente necessario il Genio della lampada di Aladino per immaginare che la salsedine, oppure anche il sale grezzo cosparso per sciogliere il ghiaccio, penetrando nelle strutture, si "mangia" letteralmente i ferri.

Ed allora ?

Ed allora, senza più capacità di resistenza, in particolare le strutture soggette a flessioni alternate, trazione ed oscillazioni, cedono per prime.

Le altre, quelle soggette a pura compressione, ma in ogni caso a vibrazioni intense, poco dopo..

Per Bacco, ed allora come si rimedia ?

Si rimedia andando a smantellare, ripristinare e rifare le aree ammalorate.

Lavori difficili, costosi, impegnativi.

Tutti interventi molto più importanti di quelli che si realizzano sulle strutture in ferro dove, verificato lo spessore, basta tagliare e rifare la zona erosa.

La Torre Eiffel è in piedi dall'anno 1887 e non ha mai mostrato segni di cedimento..

Ovviamente amorevolmente accudita da uno stuolo di provetti carpentieri..

Ma, in una struttura armata, come si trovano le aree dove i tondini sono spariti ?

Dove al posto di una solida struttura abbiamo il formaggio coi buchi, il Groviera ?

Nessun problema tecnico.

Già nell'anno 1991 Giorgio Comerio aveva presentato al collegio degli ingegneri di Milano, unitamente al Prof. Pietro Meardi docente al Politecnico, il Georadar e le sue multiformi applicazioni.

Mediante un software appositamente realizzato dalla Prof.ssa Maria Luigia Nitti,( CNR ), dall'Ing. Paolo Jenner, ed altri, era possibile localizzare con precisione millimetrica le aree delle strutture armate ove al posto dei ferri delle armature ormai esistevano solo cavità..

La tecnologia 100% italiana ebbe un immediato successo in Svizzera ( ovviamente ) ove furono esaminate le solette di numerosi viadotti soggetti proprio al fenomeno dell'erosione dovuta al sale cosparso nel periodo invernale..

Sale che, diluito dall'acqua del ghiaccio disciolto, penetra nelle struttura ..

In particolare, di notte, con le basse temperature, il ghiaccio si dilata ed allarga le fessure che poi, di giorno, veicolano l'acqua salata e corrosiva nell'interno del manufatto..

Ed in Italia ?
ANAS e varie società di manutenzione ?
Ovvio silenzio ..

Poi, pare molti anni dopo il 1980, ecco apparire un timido utilizzo di apparecchiature analoghe, prototipi sviluppati ma mai, evidentemente, operativi..

Anche perché realizzare certi software di analisi di un segnale radar.. non è cosa banale..

Con questa tecnologia, già dall'anno 1980 , è stato possibile "radiografare" metro per metro sia strutture moderne che antiche..

Questa tecnologia fu utilizzata, fra l'altro, per i piloni dei ponti delle ferrovie ad Asti, dopo l'alluvione dell'anno 1994 piuttosto che per le fondazioni delle colonne del Teatro Carignano a Torino, del Duomo di Pavia, etc..

Ed in molte altre occasioni..in verifiche ed analisi di strutture archeologiche per la Diocesi di Milano.



Ecco qui un esempio di stratigrafie della soletta di un viadotto Svizzero..

Si vedono, in successione, le tre immagini dello stesso tratto e della stessa sezione.

Il software è stato un grado di elaborare la prima immagine, quella superiore, e di presentare due successive elaborazioni, tutte in "tempo reale" durante la fase di acquisizione del segnale.

In quella intermedia si vedono le inclusioni della soluzione acqua+sale che è penetrata nella struttura e che ha avvolto i ferri dell'armatura nella sua mortale morsa corrosiva.

Nell'immagine inferiore, la terza, ecco evidenziate la cavità .
I ferri sono spariti..

Per chi ha voglia di avere qualche informazione supplementare sul Georadar:
ecco il link:
http://www.giorgiocomerio.com/ref-GC-002.html
ed anche:
http://www.giorgiocomerio.com/geo-2.html

Sfortunatamente di "Ponti Morandi" l'Italia è piena..

Ed, appunto, non è necessario il Genio della lampada di Aladino per ipotizzarne altri:
gli anni, la salsedine, il sale disciolto, non aspettano la Società Autostrade..

Anche perché pare che nessuno abbia avvisato i ferri d'armatura che, prima di sparire, devono attendere l'esito delle gare d'appalto europee..

( Giorgio Comerio )


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