"Trentacinque euro per ogni migrante - quello che si spende in Italia - fanno 12.775 euro l'anno, 1.065 al mese.
Magari non tutti sanno che di quei 35 euro al migrante ne vanno solo 2,5, mentre il resto serve per vitto, alloggio e spese generali.
Ma in Italia ci sono 3 milioni di disoccupati ufficiali e più che altrettanti che non rientrano nella definizione:
quanto spende lo Stato per loro?
Zero.
E quanti sono quelli che, pur lavorando, a quei mille euro al mese non ci arrivano, o sono in pensione e prendono una cifra più bassa?
Di milioni dobbiamo aggiungerne parecchi.
Ed ecco apparecchiata l'arma di distrazione di massa, l'antichissimo espediente che basta cercare un nemico "al di fuori".
Lo slogan è azzeccatissimo: "Prima gli italiani".
Gli ultimi diventano penultimi, e vengono schierati in guerra contro i nuovi ultimi.
Che sottraggono risorse, che rubano il lavoro o con la loro concorrenza fanno abbassare ancora proprio i salari più miseri.
E' colpa loro se i penultimi stanno male.
Che cosa ci ricorda? Ma sì, per esempio la contrapposizione tra lavoratori "supergarantiti" e precari.
Non è equo, non è giusto!
E allora che si fa?
Si rendono precari tutti.
Adesso sì che c'è l'equità! O l'altra bella trovata degli "anziani contro giovani": stiamo indebitando i nostri figli, tagliare, tagliare!
Una volta - ma era il secolo scorso:
roba vecchia, sorpassata - c'era chi diceva che il conflitto era un altro, ricchi contro poveri (l'odine dei due sostantivi non è casuale).
Chi diceva una cosa del genere veniva comunemente definito "di sinistra".
Poi quelli che stavano nei partiti di sinistra hanno cominciato a non dirlo più, e qualche tempo dopo si è diffusa la
tesi che "destra e sinistra sono concetti sorpassati".
Tesi inesatta:
la destra non è affatto sorpassata, ha vinto su tutta la linea; la sinistra non è affatto sorpassata, è stata abbandonata.
Ed ecco quindi che quelli che cercano un lavoro e non lo trovano, quelli che hanno persino rinunciato a cercarlo,
quelli che qualche straccio di lavoro ce l'hanno ma sono poveri lo stesso, tutti quelli che invece di sperare in un
futuro migliore lo guardano con spavento, a chi si rivolgono?
A chi gli dice che se lo meritano avranno successo, aggiungendo così alle difficoltà pratiche l'idea che
se non te la cavi bene è colpa tua?
Difficile, e infatti non è accaduto. Si rivolgono a chi gli indica un responsabile della loro situazione:
"Toglierò a loro - cosa? quanto? - per dare a voi".
E così i penultimi, invece di arrabbiarsi con chi fa politiche che presuppongono un certo numero di disoccupati,
non provvede a chi è in difficoltà, privatizza i servizi essenziali perché così si possa guadagnare anche su quello di cui nessuno può fare
a meno, vota chi se la prende con gli ultimi, ma non ha nessuna intenzione di cambiare quelle politiche.
E infatti già annuncia condoni fiscali (quello delle cartelle fino a 100.000 euro è solo il primo passo) che serviranno a finanziare
la flat tax, cioè un tipo di tassazione che ai poveracci non dà nessun vantaggio,
ai benestanti dà qualcosa e ai ricchi da molto a moltissimo.
Non c'è più la destra?
Non fateci ridere (molto amaramente).
E d'altronde, che scelta ha avuto?
Poteva votare quelli che "i ristoranti sono pieni" o quelli che "abbiamo portato l'Italia fuori dalla crisi"?
No grazie, li abbiamo già provati.
L'unica alternativa era votare chi prometteva almeno qualcosa di concreto, un reddito a chi non ce l'ha.
E così è andata.
Chi ha votato per la guerra agli ultimi è stato imbrogliato, ma sembra che ancora non se ne accorga.
Chi ha votato per avere un minimo di reddito ancora non si sa:
ma anche se glielo daranno, e il come e il quanto è tutto da vedere, bisognerà valutare che cosa toglieranno, a loro e anche agli altri,
per trovare le risorse necessarie.
Solo dopo si capirà se ci hanno guadagnato davvero.
Però una previsione si può fare.
Visto che la coalizione di governo è con quelli dei condoni e della flat tax,
il bilancio finale non potrà che essere negativo.
Forse riceveranno il loro reddito, ma avranno meno sanità, meno scuola e università, servizi più cari, non solo per loro,
ma anche per tutti gli altri.
I quattro soldi ai penultimi andranno a carico soprattutto dei terzultimi, quella classe media che in questo modo
viene spinta sempre più in basso, più lontana da quella tranquillità economica che riguarda un numero sempre più piccolo di persone.
Queste ultime sono quelle che hanno votato per i partiti "di sistema", Pd e Forza Italia, ormai indistinguibili dal
punto di vista del modello sociale che propongono, più o meno esplicitamente.
Un copione che si è ripetuto in tutta Europa, dove i partiti ex socialdemocratici, che all'inizio del secolo erano al governo quasi dappertutto,
sono stati ridotti ai minimi storici, quando non addirittura spazzati via.
Questi partiti hanno aggiunto, ai danni delle loro politiche, un danno forse persino più grave, un danno culturale:
hanno screditato il concetto di "sinistra", tanto che ora la maggior parte degli elettori non ne vuol più sentir parlare.
Così, per ribellarsi alle politiche di destra che li hanno portati a questo punto, votano chiunque riesca a sembrare alternativo.
Altro che populismo, è disperazione.
Ci vorrà ancora un po' perché la prova dei fatti - quella che ha bocciato i "partiti di sistema" - chiarisca che la Lega e i suoi alleati
non sono un'alternativa, ma l'esasperazione di quelle politiche.
E che i 5Stelle, privi di qualsiasi ancoraggio culturale che proponga un qualche modello coerente di società, mostrino
l'inadeguatezza delle loro confuse proposte.
Ad oggi è davvero difficile immaginare dove ci porterà questa situazione."
Carlo Clericetti
"La guerra agli ultimi
che imbroglia i penultimi"
(23/06/2018)
Nota dell'Editore.. nel massimo rispetto della libertà di opinione degli autori..
In realtà il conto dei costi di Clericetti non è proprio esatto..
Ma il totale è di gran lunga maggiore per il costo dei servizi sociali erogati gratis..
Per prima cosa il servizio sanitario.
E gli Italiani in fila, su una barella in un corridoio oppure sdraiati per terra in un androne, devono aspettare che il "migrante" venga
dimesso per poter essere assistiti.
Certamente questa attesa crea un certo risentimento.
Ma chi si "adombra" molto di più sono i genitori, i coniugi, i parenti tutti che assistono un congiunto, che sono presenti in corsia, e che
possono constatare che il loro congiunto soffre, senza nessuna cura, perchè il personale ospedaliero è occupato altrove.
Magari a sistemare il braccio rotto di uno spacciatore rissoso.
Ma non solo..
Abbiamo i trasporti, spesso non pagati, i costi degli interventi delle forze dell'ordine per sedare risse e per combattere spaccio ed abusivismo..
E poi il grande universo, una vera galassia, una nube stellare con il buco nero di migliaia di ONG..
Dal cortese trasporto del "passator cortese" agli assistenti psicologici, i mediatori culturali, gli interpreti, i docenti di corsi ,
ogni tanto pare fantomatici, per insegnare la lingua italiana, e poi magari
per insegnare a nuotare, a ballare, a camminare nella neve..
E poi il diritto "religioso": moschea, predicatore, scuola coranica...
E poi il diritto al cibo "islamico" , alla macellazione "rituale" - barbara e spesso illegale - all'abito islamico per le signorine,
allo sgozzamento del montone per l'"Aid, e via di questo passo.. verso una islamizzazione dell'Italia.
Perché di integrazione, in giro, se ne vede pochina..
Ma non solo:
E poi i costi dei tribunali, delle brevi detenzioni, perché spesso per i migranti le Leggi si "interpretano" con una certa generosità, mentre
per gli italiani invece si applicano spesso con una certa durezza..
Il non vedere tutta questa situazione drammatica e catastrofica significa solo una cosa:
Non è mai entrato al pronto soccorso di un grande ospedale del sud italia..od in una moschea di Roma.
Ed allora rifacciamo i conti noi..
Il migrante ci costa circa 2mila euro al mese, che, moltiplicato per i circa 600mila che manteniamo fanno il totale di 120 milioni di euro al mese, pari
a 1440 milioni di euro all'anno per un numero imprecisato di anni..
Ed il "numero imprecisato di anni" è un elemento di costo che affonda i conti pubblici..
Lavorare ? Pagare le imposte ? Contribuire alle prossime pensioni ?
Ma quando mai ?
I 1440 milioni di euro all'anno di costo stimato è solo il cosiddetto "conto del ragioniere"..
Nel conteggio manca molto ma molto di più..
Manca il costo di tutto il degrado delle città, delle sofferenze aggiuntive patite dai cittadini che non possono
più fruire della loro città in sicurezza ed in libertà,
manca il costo del maggior disservizio sanitario, giudiziario, dei trasporti.
Tutti elementi che portano a rabbia e risentimento:
E sono questi i fattori che la Lega ha sempre visto per prima, mentre i blasonati radicali di sinistra si dilettavano
filosofeggiando sul diritto marittimo e su quello dell'accoglienza e filosofeggiando pure sul tweet Papale.
La "filosofia dell'accoglienza" di un ormai ridicolo sindaco Orlando, degli ormai ridicoli stilisti della maglietta rossa e magari del rolex d'oro..
non paga più.
I fantomatici "minori" hanno un costo superiore ai "maggiorenni"..
Già carente, intasato, poco dignitoso in molti presidi del centro e sud italia ora deve fornire le prestazioni gratis.
i veri danni "collaterali" sono di immagine per le zone delle città sempre più degradate, per i parchi pubblici e le aree di svago sempre
più aree "off-limits" per quegli italiani che le hanno pagate e mantenute con le loro salatissime tasse..
che chi scrive non abita in Italia,
non cammina a piedi per i parchi pubblici, non
frequenta gli androni delle stazioni ferroviarie senza la sua scorta personale..
Una robina da niente..
Qual'è l'apporto di questi migranti al benessere dell'Italia ?
due fattori di gran lunga non commisurabili in meri termini ragionieristici.