Berlino
Il cancelliere tedesco, la cristiano democratica Angela Merkel della Cdu, ha risposto alle pressioni
del parlamento tedesco condannando l'invasione turca della citta' curdo-siriana di Afrin.
''Pur fra tutti i legittimi interessi di sicurezza della Turchia, è inaccettabile cio' che sta accadendo ad Afrin,
dove migliaia e migliaia di civili vengono perseguitati, uccisi o costretti a fuggire'',
ha detto Merkel lo scorso mercoledi' nella sua dichiarazione di governo al Bundestag.
''Anche noi condanniamo tutto cio' con la massima determinazione'',
ha detto Merkel.
Il cancelliere e il suo governo avevano evitato per giorni di criticare apertamente la Turchia per la sua operazione militare nel
Nord della Siria.
''Abbiamo forti dubbi sulla necessità di questa operazione e sulla proporzionalità''
dell'offensiva turco,
ha affermato un portavoce del ministero degli Esteri di Berlino.
Il governo federale ha:
''preso nota con preoccupazione''
dei rapporti delle Nazioni Unite sui saccheggi e la distruzione nell'area curda
occupata dalle forze turche e da milizie sunnite come l'Esercito siriano libero.
''Il diritto internazionale umanitario deve essere rispettato'',
ha dichiarato il portavoce del governo, Ulrike Demmer.
Demmer ha chiesto alla Turchia di fermare i combattimenti in Siria, ed ha chiesto a tutte le parti di ''attuare finalmente''
la richiesta del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per un cessate il fuoco di 30 giorni nel Paese.
Inoltre, tutte le parti sono obbligate
''a garantire la protezione della popolazione civile''.
Invece di nuovi sgomberi, ha insistito per:
''assicurare immediatamente i rifornimenti alle persone nelle loro citta'''.