Il governo britannico intende attuare una stretta sui matrimoni islamici:
lo scrive il quotidiano inglese ''The Times''
Il quotidiano annnuncia le misure che il primo ministro Theresa May sta preparando con l'obbiettivo di garantire maggiori diritti alle donne musulmane.
Secondo le nuove regole in preparazione, spiega il ''Times'', per essere validi di fronte alla legge britannica
i matrimoni musulmani celebrati secondo la Sharia (legge islamica) dovranno d'ora in poi essere registrati preventivamente
nel registro civile delle amministrazioni comunali.
Sanzioni penali saranno previste per gli imam che celebreranno i matrimoni islamici che non ottemperano alle nuove regole.
Secondo le stime, in Gran Bretagna ci sono circa 100 mila donne musulmane i cui matrimoni non sono riconosciuti dalla legge perché
non sono stati regolarmente registrati:
la riforma garantirà a tutte le donne musulmane di poter accedere ai tribunali civili per ottenere il divorzio,
mentre finora erano costrette a rivolgersi ai Consigli della sharia, una rete di corti religiose basate unicamente
sulle regole della legge islamica.
La riforma è basata sulle raccomandazioni contenute nell'indagine sull'integrazione guidata da Dame Louise Casey,
secondo cui la sharia è usata per marginalizzare le donne musulmane, soprattutto nelle comunità originarie del Bangladesh e del Pakistan.
In Gran Bretagna vivono 2,7 milioni di musulmani, cioè il 4,4% del totale della popolazione britannica.
Tra le misure previste dalla riforma, vi sarà l'obbligo per i genitori che educano in casa i propri figli ad
iscriverli nei registri delle amministrazioni dei Comuni in cui risiedono e nuovi poteri di verifica agli ispettori comunali..