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Sicilia
- Selinunte - Vittorio Sgarbi -
Nuove tecnologie e vecchi lacchè

Selinunte

Mercoledì 17 Gennaio 2018 appuntamento culturale nel grande parco archeologico di Selinunte alle ore 15 nel Baglio Florio.

L'argomento:
le nuove scoperte realizzate con l'utilizzo della telecamera termica ed altre considerazioni.

Annunciata la presenza del nuovo assessore regionale alla cultura, Vittorio Sgarbi.

Iniziamo con la informazioni tecniche..

Ormai i droni si usano in ogni occasione, ed ecco che, in questo caso, un piccolo drone equipaggiato con una telecamera normale, per il pilotaggio, e di una telecamera agli infrarossi, ha potuto mappare l'area archeologica di maggiore importanza rilevando le mura di edifici quasi affioranti.

Con la telecamera termica non si "vede" in profondità, ma, con l'utilizzo di un drone si possono mappare ampie superfici in poco tempo ed a basso costo.

Fino a qualche anno fa si doveva utilizzare un elicottero:
metodologia già usata più di trenta anni fa dai celebri fratelli Castiglioni di Varese che, proprio per questo utilizzo, avevano progettato e poi realizzato un piccolo elicottero biposto chiamato "Dragonfly".

Per una mappatura archeologica di maggior precisione e dettaglio, in grado di "vedere" per oltre dieci metri in profondità, da ormai vent'anni esiste la tecnologia del Georadar, uno speciale radar geologico realizzato in USA ed abbondantemente migliorato da ricercatori italiani ( Comerio-Nitti ed altri ) nel 1988.

Ricordiamo che il Georadar, già nel 1990 era utilizzato dal Prof. Oleg Zastrow e dall'equipe Comerio-Nitti per ricerche legate alla archeologia paleocristiana.

Altri relatori hanno messo in evidenza alcuni aspetti geologici dell'area che, all'epoca della sua piena attività, poteva contare su due porti riparati, alla foce dei due fiumi che la delimitano, e che poteva fornire non solo un riparo sicuro dovuto alla possibilità di navigare verso la parte interna della costa risalando i fiumi, ma anche di poter fruire di diverse fonti d'acqua dolce.

All'epoca della Selinunte viva il livello del mare era di circa tre metri più "alto" di oggi, in quanto, lentamente, tutta l'area si è sollevata alla velocità di circa due millimetri all'anno, facendo conseguentemente abbassare il livello del mare.

Di interesse il censimento di una decina di mulini ad acqua che testimoniano sia la maggiore portata dei due fiumi sia il loro utilizzo per le attività umane..

Infine è stato evidenziato come il crollo delle colonne dei tempi maggiori, in direzione nord/sud dimostrino, con il loro allineamento, la direzione della faglia che, da nord a sud, scorre sotto la valle del Belice e che ha già causato due eventi sismici di forte intensità.

Area sismicamente sempre attiva e quindi ove esiste la probabilità di future scosse.


Pubblico: pronto per abbandonare la sala..

Infine una annotazione sull'organizzazione assai scadente dell'evento.

Per raggiungere il Baglio Florio, appena inaugurato dopo un importante intervento finanziato con i fondi europei, non vi era nessuna indicazione di sorta..

Arrivarci non è stato facile, ma poi uscire dalla zona archeologica, al buio, a fine presentazione, senza nessuna minimale indicazione, senza nessuna minimale illuminazione, non è stato neppure gradevole.

Qualche auto ha girovagato nella notte fra templi e colonne, per qualche mezz'ora..

Ma il peggio del peggio è stato all'inizio..

Il programma prevedeva di iniziare l'attività di presentazione alle ore 15 ma il direttore del parco, dott. Caruso, ha lasciato i convenuti in attesa dell'arrivo dell'autorità - Vittorio Sgarbi - fino alla ore 16.30.

Tanto che vi è stato un giusto moto di rivolta con la minaccia dell'abbandono in massa della sala dal risentito pubblico.

Ancora una volta i dipendenti pubblici, pagati da noi contribuenti, non hanno capito nulla.

Sono loro che devono accogliere il pubblico-contribuente, sono loro che non lo devono spazientire con inutili attese delle presunte "autorità".

Non hanno ancora capito che le loro cosiddette "autorità" , che non sono altro che persone addette al nostro comune servizio e pure ben pagate dai noi contribuenti.

Le "autorità" non solo dovrebbero arrivare per prime, essere sempre presenti per accogliere gli ospiti-contribuenti che li mantengono, ma mai e poi mai permettersi di far attendere chi li paga profumatamente .

Sgarbi si è "parzialmente" scusato:
oltre che ad essere arrivato comunque in ritardo, ha fatto fare un piccolo giro ad alcuni giornalisti stranieri.
Perdendo altro tempo..

Il tutto a scapito degli italiani-contribuenti in sala ad attenderlo e pure dei giornalisti italiani anch'essi in paziente attesa.

Vittorio Sgarbi ha poi confermato la sua intenzione di allocare qualche milione di euro per una ricostruzione ancora da determinarsi.
Forse di un tempio "maggiore" oppure, in alternativa, forse di tre piccoli templi.

Il dott Caruso anziché avviare in ogni caso le relazioni alle ore 15 come previsto - Sgarbi poteva benissimo aspettare poi il suo turno - era in servizio di lacchèraggio al suo fianco, dimentico del pubblico in sala.

Un avvio eticamente scorretto, con la dimostrazione che non vi è ancora nessuna considerazione per il pubblico-contribuente che è invece la vera "autorità" da rispettare.

Ma quand'è che questa mentalità da lacchè sempre in attesa di una "autorità-padrona", sempre in beffardo ritardo, viene cancellata dal DNA dei grandi burocrati di Stato ?

Ma quand'è che il pubblico si alza ed abbandona la sala, stanco di attese per delle prime donne, quasi sempre poi dai facili costumi ?

Ma diciamo la verità:
un primo moto di ribellione siciliana, a Selinunte, lo abbiamo visto, condiviso, applaudito e.. fotografato.

Ovviamente sulla stampa locale non è stato riportato nulla, ci mancherebbe..
Appunto, della serie …"ma anche a noi piace fare il lacchè.."

"Lacchè:
Domestico che seguiva o precedeva a piedi la carrozza del padrone;
in senso spreg., persona esageratamente servile"


( G. Comerio )


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