da Strasburgo
Durante la sessione plenaria di Dicembre il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza le raccomandazioni formulate
dalla Commissione speciale d’inchiesta denominata “Panama Papers” sul riciclaggio di denaro, l’elusione fiscale e l’evasione fiscale, di cui sono membro.
Durante il mio intervento in aula nel corso della discussione, ho sottolineato come i temi della politica fiscale siano diventati centrali nei lavori
del Parlamento e delle istituzioni europee soprattutto in seguito ai recenti scandali, prima “LuxLeaks”, poi i “Panama Papers”
e i “Paradise Papers”.
È oggi necessario andare oltre le pur proficue discussioni e mettere in campo azioni ambiziose
ed efficaci per contrastare sia il fenomeno dell’evasione fiscale che quello dell’elusione.
Il lavoro svolto dalla Commissione speciale d’inchiesta per 18 mesi indica soluzioni proprio in questa direzione.
Le importanti raccomandazioni approvate a Strasburgo chiedono in particolare l’istituzione di una Commissione d’inchiesta permanente
sulla fiscalità, l’introduzione di meccanismi che proteggano gli informatori in maniera efficace e offrano loro un’adeguata assistenza finanziaria,
la creazione di registri pubblici dei titolari effettivi delle imprese e sanzioni certe contro gli intermediari che favoriscono
la pianificazione fiscale aggressiva.
È inoltre importante che vengano introdotte misure che proibiscano la creazione di società di facciata e che venga definita
una quota di tassazione minima nell’Unione europea per tutte le imprese.
Nel mio intervento ho infine messo in luce due aspetti fondamentali per combattere evasione ed elusione fiscale.
Bisogna inoltre superare la regola dell’unanimità tra gli Stati membri quando devono prendere decisioni sui temi della tassazione:
Complessivamente, le raccomandazioni della Commissione “Panama Papers” approvate dal Parlamento europeo sono state 211,
che ora saranno trasmesse al Consiglio e alla Commissione.
In primo luogo ho sottolineato la necessità di indicare esplicitamente quali siano i Paesi europei che favoriscono
processi di evasione e di elusione di imprese o persone fisiche, di inserirli nella black list dei paradisi fiscali
e di sanzionarli pesantemente.
non è possibile infatti lasciare a un Paese il diritto di veto sulle politiche fiscali.
( Sergio Cofferati )