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ref:topbtw-1035.html/ 20 Ottobre 2017/A




Chi parte e chi arriva..
La "sostituzione etnica" ?
Ormai é in atto..

I dati lo confermano...
ed il bilancio economico é disatroso...

Milano -

''Stiamo sostituendo i nostri giovani con gli immigrati.

Lo dimostra l'incrocio dei dati Istat sulle circa 200mila nuove cittadinanze italiane date, con numeri sempre in aumento, nell'ultimo triennio, quasi sempre a giovani, e i dati sui nostri ragazzi che emigrano all'estero.

Secondo il rapporto Migrantes del 2017 lo scorso anno, nel 2016, dall'Italia sono espatriate 124.076 persone, in aumento del 15,4% rispetto al 2015, e di questi emigrati oltre il 39% di chi ha lasciato l'Italia nell'ultimo anno ha meno di 34 anni con un boom di nostri giovani emigrati del +23,3%.

Non solo.
Dal 2006, l'emigrazione di italiani e' aumentata del 60,1% e oggi sono 4 milioni e 973mila gli italiani che vivono all'estero secondo i dati delle iscrizioni all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero, rispetto ai quasi 3 milioni del 2006.

Bastano questi dati, sommati ai 600mila immigrati africani arrivati nell'ultimo triennio, per rendersi conto che in Italia sta avvenendo un'invasione silenziosa?

E all'invasione silenziosa segue anche la sostituzione etnica, con i nuovi italiani che il Pd e la sinistra vorrebbero avere da subito regalando loro la cittadina a con lo ius soli.

Cosi' il quadro sarebbe completo.
Ma cosa aspettiamo a svegliarci?''.
Lo afferma Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato e responsabile Organizzazione della Lega Nord.


Ma i parametri economici sono ancora più disastrosi.
Gli Italiano che emigrano sono costati allo Stato Italiano - e quindi a tutta la nostra collettività - centinaia di migliaia di euro per la loro istruzione.
E portano all'estero nonh solo il loro sapere ma, spesso, le loro prime esperienze lavorative.
Prime esperienze anch'esse costate ai datori di lavoro in termini sia di danaro che di tempo utilizzato.

La maggioranza degli arrivi sono assolutamente non-istruiti, non qualificati, e non apportano capitali, esperienze, cultura lavorativa.
E pure peggio:
costano allo Stato Italiano - e quindi a tutta la nostra collettività - circa mille euro al mese di spese dirette più altri mille euro al mese per l'utilizzo dei servizi del nostro sistema sociale.
Una cifra enorme che, se invece fosse data agli italiani in partenza, non solo drenerebbe il grande esodo, ma permetterebbe di non arricchire quelle organizzazioni para-umanitarie che, sugli immigranti, ci lucrano solo..


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