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ref:topbtw-1021.html / 4 Ottobre 2017/A


Libia: verso nuovi arrivi di massa ?

Lotte di quattrini fra le milizie ed i soliti negrieri..
Fino a quando l'Italia pagherà ricche diarie

- alle organizzazioni che gestistico i nuovi fancazzisti ?-

LONDRA -

L'accordo tra l'Italia e la Libia per bloccare il traffico di essere umani e' a rischio fallimento, a causa prima di tutto degli scontri tra le milizie a Sabrata:
lo sostiene il Guardian in un articolo a firma di Patrick Wintour.

Il giornale inglese sottolinea come i numeri degli sbarchi in Italia, provenienti per lo piu' dalla Libia, stiano tornando a crescere dopo l'importante flessione registrata nei mesi di luglio e agosto.

''Il calo e' stato attribuito a molti fattori, tra cui l'attivita' piu' aggressiva della Guardia costiera libica, addestrata dall'Italia, che riesce a rimandare indietro il 60 per cento dei barconi che lasciano la costa'',
si legge ancora sul Guardian.

L'altro fattore importante pero' e'
''l'accordo con le milizie per bloccare il traffico di migranti a Sabrata, la citta' a 70 chilometri a ovest di Tripoli, considerata il principale porto di partenza''.

In particolare, si fa riferimento a un accordo ''clandestino'' di cui
''si e' piu' volte parlato'' con la Brigata Amu, guidata da Abu Dabbashi, detto anche ''lo zio''.

Il clan di Sabrata, composto da 500 persone, che controlla i tre principali campi di detenzione per i migranti nella zona, si e' dichiarato favorevole all'interruzione del traffico in cambio di un riconoscimento politico ed economico.

''L'affare ha pero' scatenato un'ampia lotta di potere nella citta', in particolare tra la milizia Dabbashi e la Operation room anti Isis da una parte e la rivale militare al-Wabi dall'altra''.

Tutti gruppi sul libro paga dei ministeri del governo di Libia, sostenuto dall'Onu a Tripoli.

Cortesia di: Giuseppe de Santis


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