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updated: 2012
Modified: March, 15th 2013
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Al fine di evitare inutili carcerazioni o privazioni delle libertà, il presunto colpevole, comunque e sempre, non puo' essere trattenuto per oltre 15 giorni in carcere senza che sia iniziato il processo di primo grado.
Decorso tale periodo il presento colpevole puo' essere obbligato all'uso del bracciale elettronico con una libertà limitata, oppre agli arresti domiciliari, od al regime di semi-libertà, in modo da permettere alla difesa di acquisire elementi di prova e quant'altro utile alla sua difesa.
Il processo di primo grado dovrà avere inizio in un periodo non superiore ai novanta giorni dal giorno dell'arresto dandosi modo quindi alla difesa di avere i tempi utili all'acquisizione di prove e di perizie a difesa dell'imputato.
Passato inutilmente tale periodo di novanta giorni, l'accusa decade ed il presunto colpevole ha diritto a richiedere i danni alla procura che ne ha disposta la riduzione / privazione della libertà.
I danni sono valutati in tre volte il reddito dichiarato annualmente, diviso per 365 e moltiplicato per i giorni di ingiusta privazione della libertà, con un minimo comunque di 150 € al giorno per i meno abbienti.
L'avvocato difensore dovrà entrere in posesso di tutti gli elementi d'accusa entro e non oltre le prime quattro ore dall'arresto del suo assistito.
Il presunto colpevole ha diritto a convocare un legale di sua fiducia od ad averne uno gratuito dal Tribunale già durante la prima ora d'arresto ed anche prima di rispondere alle domande degli inquirenti.
Il presunto colpevole si puo' sempre avvalere della facoltà di non rispondere e della facoltà di visionare e di verificare le prove della sua possibile colpevolezza portate a suo carico.
Tutte le altre normative restano invariate.