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updated: 2012
Modified: March, 18th 2013
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Skype:laformicuzza
Lo Stato non paga, paga in ritardo, cerca scuse, appigli, motivaioni burocratiche per non pagare, per ritardare i pagamenti e quant'altro.
Le Banche non anticipano - e per quel poco che fanno é anche pure a caro prezzo - danari su somme dovute dallo Stato.
Perché la cessione del credito é difficile, laboriosa, necessita di certificazioni, di documentazioni e di quant'altro spesso ancor piu' difficile da ottenere che la somma originalmente dovuta.
Il tutto é poi fonte di corruzioni, intimidazioni, regalie e quant'altro puo' essere utile per "ungere le ruote".
Insomma un disastro.
Si propone quindi che l'amministrazione paghi il dovuto come prescritto da tempo dalla Comunità Europea: al massimo in 90 giorni;
Decorso inutilmente tale termine il credito diventa confermato e non piu' modificabile.
Le contestazioni devono essere motivate e risolte nei primi 60 giorni.
Fatture inesatte, conteggi erronei, importi contestati e quant'altro devono emergere immediatamente e non essere motivi per richieste di proroghe, perizie, annullamenti, modifiche.
Decorsi i 90 giorni dalla presentazione delle fatture, anche per opere in fase di avanzamento dei lavori o per forniture anche parziali, presentazione avvenuta nei modi e negli importi previsti e concordati nella contrattistica, il creditore ha immediato diritto a recuperare la somma dovuta detraendola dal pagamento di:
IVA - Imposte Comunali - Regionali - Nazionali - incluse gli importi dovuti per multe, penalità ed ammende.