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updated: 2012
Modified: December, 10th 2012


COMUNI e CASE da GIOCO COMUNALI

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Il principio si basa sul semplice concetto di incrementare gli introiti delle casse comunali con la libertà della gestione del gioco d'azzardo che verrà controllato in esclusiva dal Comune togliendolo ai privati.
Ogni Comune ha il diritto di aprire una o piu' sale da gioco comunali sia in conto proprio che in associazione con altri comuni, purché tutti siano confinanti fra di loro.
La gestione della sala da gioco é affidata ad un consiglio di amministrazione formato da sette membri in carica per un periodo di un anno e rinnovato di anno in anno.
Presidente con diritto di voto : il Sindaco eletto od un suo delegato nominato dal consiglio comunale.
Vice-presidente con diritto di voto: un funzionario nominato dalla Prefettura per un periodo massimo di tre anni su ogni dieci anni di attività.
Tesoriere con diritto di voto: un funzionario nominato dal Comune per un periodo massimo di tre anni su ogni dieci anni di attività.
Consigliere con diritto di voto: un funzionario nominato dal comando della Guardia di Finanza per un periodo massimo di tre anni su ogni dieci anni di attività.
Consigliere con diritto di voto: un funzionario dell'Arma dei carabinieri nominato dal Comando regionale per un periodo massimo di tre anni su ogni dieci anni di attività.
Consigliere con diritto di voto: un funzionario di Polizia nominato dal Presidente della Regione per un periodo massimo di tre anni su ogni dieci anni di attività.
Revisore contabile con diritto di voto: un funzionario nominato dal presidente dall'Albo dei dottori commercialisti del Comune o, in assenza, della Regione per un periodo massimo di tre anni su ogni dieci anni di attività.
Le decisioni del Consiglio d'Amministrazione sono sempre prese con la maggioranza dei soli presenti alle assemblee di consiglio, sempre in prima convocazione, e senza la necessità di un quorum minimo.
In caso di parità di voti la decisione del Sindaco sarà quella determinante.
L'attività del consiglio é effettuata a titolo gratuito salvo un rimborso spese che potrà essere deciso di volta in volta.

Tutte le attività legate al gioco d'azzardo, scommesse, slot-machine etc. , con esclusione delle attività legate alle scommesse ippiche già in essere, verranno trasferite nei locali della casa da gioco comunale e non sarà piu' autorizzato il gioco d'azzardo nei locali pubblici adibiti ad altre attività come Bar, circoli Sportivi e Ricreativi, Circoli Pubblici o con accesso al pubblico.
I soci dei circoli privati potranno essere autorizzati al gioco d'azzardo solo con l'uso dei dadi e delle carte effettuato solo fra i soci.
Il circolo privato riceverà una autorizzazione comunale con validità biennale e soggetta alle verifiche previste dal regolamento Comunale.
Nelle sale da gioco comunali verranno gestiti, fino ad esaurimento delle impegnative contrattuali sottoscritte dai privati e dai gestori di locali pubblici, tutti i contratti in essere.
Tutte le attrezzature da gioco verranno trasferite nei locvali della sala da gioco Comunale.
Gli esercizi pubblici ne trarranno il giusto profitto senza nulla perdere di quanto di loro spettanza fino alla scadenza degli impegni già sottoscritti.
In questo periodo di transizione il profitto dell'attività verrà cosi' ripartito:
30% al titolare del contratto esistente.
40% al Comune
20% alla Regione
10% allo Stato
Al termine del contratto d'uso o di nolo le slot-machine e quant'altro verranno rese al prorietario oppure acquistate dallo stesso Casino' Comunale.
Il controllo delle slot-machine e di ogni altro strumento atto al gioco d'azzardo, cosi' come il controllo dei giocatori e la corretta gestione di tutta l'attività sarà a carico del Comune con facoltà di verifica e di ispezione da parte di un funzionario rappresentante la Regione e di un funzionario rappresentante lo Stato.
Orari di apertura, ferie e quant'altro saranno stabiliti in assoluta autonomia dal consiglio d'amministrazione del Casino' Comunale.

Il provento del gioco d'azzardo della sala giochi comunale viene cosi' ripartito:
70% al Comune
20% alla regione
10% allo Stato


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