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updated: 2012
Modified: December, 10th 2012


IMPOSTE SULLE SOCIETA'

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Il principio si basa sul semplice concetto che tasse troppo elevate sviluppono solo illegalità e corruzione.
La proposta é semplice e destinata a sviluppare l'economia ed anche la ricchezza totale del Paese.
L'imposta sulle società si applica a tutti le società di Capitale, incluse le fondazioni, le società sportive ed ogni altra tipologia di società.
Imposta massima é del 15% sul profitto netto deducendosi tutte le spese, incluse quella di ricerca e sviluppo. Il 15% si applica per profitti superiori a 3.000.000 €.
Imposta standard: 10% L'imposta standard si applica per profitti compresi fra i 500.000 € ed i 3.000.000 € all'anno.
Imposta ridotta del 5% per profitti inferiori ai 500.000 € annuali.
Imposta ridotta del 5% per i profitti delle società sportive e che si dedicano al benessere fisico come palestre, cure termali, etc.
Riduzione del 50% da imposta per i tutto il periodo iniziale di due anni al fine di agevolare l'avviamento della produzione o dell'attività commerciale , artigianale, turistica, ricreativa e quant'altro a condizione he i promotori/soci siano per lo meno tre giovani laureati di età inferiore ai trenta anni .
Imposta fissa del 2% sui profitti delle società ospedaliere, caritatevoli e di assistenza sociale.
Imposta fissa del 2% sui profitti per le società che sviluppano arti e cultura come musei, sale per teatro, proiezioni cinematografiche, concerti, mostre ed avvenimenti culturali, etc.
Esenzione dal pagamento delle imposte sui profitti per le università, scuole di ogni genere e tipo, incluse le scuole di avviamento al lavoro ed alla professione.
La certificazione della tipologia delle attività e della loro correttezza é affidata al Comune.
Attività in esenzione di imposta devono essere a sé stanti e non collegate ad altre tipologie di attività.
I profitti dovranno essere re-investiti nelle stessa attività che li ha prodotti.
Il profitto viene calcolato al netto degli investimenti di ricerca e di sviuluppo e degli ammortamenti e riserve previste dalla Legge
La riscossione dell'imposta é affidata al Comune od ad un suo Ente delegato.
E' infatti il Comune che, ben presente sul territorio, puo' meglio controllare e gestire le riscossioni.
L'imposta si paga solo ed esclusivamente ad avvenuto incasso e non in forma anticipata o forfettaria.
In caso di crisi, difficoltà speciali, eventi naturali, il Comune potrà - autonomamente - rateizzare o differire od annullare le riscossioni.
Le dichiarazioni di imposta sono mensili ed il pagamento avviene nel mese successivo a quello del periodo di imposta.
In questo modo l'amministrazione ha sempre sotto controllo, mensilmente, la situazione economica nel suo Comune, Regione,etc.
Agevolazioni di imposta potranno essere decise e concesse autonomamente anche dalle regioni e dallo Stato.
Il provento della riscossione viene cosi' ripartito:
70% al Comune
20% alla regione
10% allo Stato
Il Comune, la Regione, il Governo avranno sempre la possibilità di ridurre la loro spettanza per periodi piu' o meno lunghi.
Cio' a favore di alcune specifiche attività locali, oppure al fine di agevolare oppure di sostenere oppure di incoraggiare nuove attività atte allo sviluppo dell'area Comunale ed atte alla creazione di nuovi posti di lavoro.
Sia la Regione che lo Stato hanno facoltà di inviare ispettori per la verifica della corretta gestione dell'attività di riscossione da parte del Comune.

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