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updated: 2012
Modified: December, 10th 2012
La difficoltà di gestione dei tributi, la loro complessità, l'aggrovigliarsi
di leggi e di regolamenti che lasciano, alla fine,
discrezionalità ai burocrati di Stato, creano solo astio, discriminazione, favoritismi e desiderio
di "evasione";
spesso generando una fuga vera e propria dall'Italia e dal suo sistema di punitivo.
La proposta é semplice e destinata a sviluppare l'economia ed anche la ricchezza globale del Paese.
Perché l'Italia non puo' diventare un paradiso Fiscale ?
Cosa manca ?
Perché non possiamo attirare investitori, imprenditori, creatori di posti di lavoro ?
Perché allontanarli con imposte esagerate ?
La proposta é la seguente:
IVA: imposta massima del 15%
Esenzione dall'IVA dei beni di prima necessità, dei medicinali, delle cure ospedaliere e di molte altre attività.
Imposta massima sui profitti delle Società e del lavoro indipendente:
il 15% con importo ridotto al 10%
per artigiani e piccoli imprenditori con un giro d'affari inferiore ai 500.000 €/anno.
( il modello Cinese di "Flat Tax" )
Imposta massima sul reddito delle persone fisiche: il 15% con esclusione delle fasce piu' povere
con reddito pro-capite inferiore ai 20.000 € annui per i singoli, ai quali si aggiungono
6.000. € annui per ogni figlio o coniuge a carico.
La riscossione, in tutti e tre i casi, é affidata al Comune od ad un'Ente di riscossione delegato.
E' infatti il Comune che, ben presente sul territorio, puo' meglio controllare e gestire le riscossioni.
Le imposte si pagano solo ed esclusivamente ad avvenuto reddito e mai in forma anticipata.
In caso di crisi, difficoltà speciali, eventi naturali, il Comune potrà - autonomamente - rateizzare o differire od annullare le riscossioni.
Le dichiarazioni sono mensili ed il pagamento avviene nel mese successivo a quello del periodo di imposta.
In questo modo l'amministrazione comunale ha sempre sotto controllo, mensilmente, la situazione economica nel Comune.
Agevolazioni di imposta potranno essere decise e concesse autonomamente anche dalle regioni e dallo Stato.
Il provento della riscossione viene cosi' ripartito:
70% al Comune che provvede anche alle spese della Provincia.
20% alla regione
10% allo Stato
Il Comune avrà sempre la possibilità di ridurre il 70% di sua spettanza per periodi piu' o meno lunghi,
a favore di alcune specifiche attività locali, oppure al fine di
agevolare o di sostenere o di incoraggiare nuove attività atte allo sviluppo ed
alla creazione di nuovi posti di lavoro.